In Svizzera crollo degli occupati nella ristorazione

Gabriele Stentella

26 Agosto 2021 - 13:35

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In Svizzera la crisi nel settore della ristorazione sembra non avere fine, con il numero degli occupati che continua a contrarsi nel secondo trimestre dell’anno.

In Svizzera il mercato del lavoro sembra procedere in una buona direzione, con il tasso di occupazione nei settori secondario e terziario in aumento dello 0,6% su base annua. Si tratta di un dato prossimo a quello registrato nello stesso periodo del 2019, ma nonostante ciò la crisi occupazionale continua a interessare diversi settori, quale per esempio quello della ristorazione.

A quanto ammonta la perdita di posti di lavoro nelle imprese operanti in questo settore? Quali sono gli altri settori nei quali si registra una riduzione dei posti di lavoro e quali invece quelli in cui sono cresciuti i posti vacanti?

Ristorazione in Svizzera: 19.000 posti di lavoro in meno tra aprile e giugno

I ristoranti svizzeri hanno difficoltà nel mantenere costanti i livelli occupazionali. Questo è quanto emergente dai dati resi noti dall’Ufficio federale di statistica. Il settore della ristorazione paga ancora il pesante prezzo delle norme anti-COVID e della conseguente crisi che sta interessando molte imprese del settore.

Tra aprile e giugno 2021 si stima una perdita di circa 19.000 unità lavorative, equivalente a una contrazione dell’8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel mese di giugno risultavano occupati solamente 215.000 tra cuochi, camerieri e personale adibito ad altre mansioni interne alle attività ristorative.

Tra gli altri settori interessati dall’emorragia di posti di lavoro si trovano quello manifatturiero (-1,4%), con un calo di occupati pari a 668.000 unità, quello delle costruzioni (-1,3%), e nel quale i posti di lavoro persi sono stati complessivamente 358.000.

Quali settori mostrano invece dati incoraggianti?

Di contro, l’Ufficio federale di statistica riporta alcuni dati incoraggianti relativi al settore dei servizi alle imprese e al lavoro interinale. Nel primo caso si è osservata una progressione pari all’1,8% degli occupati, con quasi 400.000 nuovi impieghi. Per quanto riguarda invece i lavoratori assunti con contratti interinali, questi sono stati pari a 36.000 nuove unità (+33%). Negli scorsi trimestri sul fronte del lavoro interinale si erano registrate pesanti perdite di occupati.

In tutta la Svizzera i posti di lavoro attualmente disponibili sono 85.400, mentre nello stesso trimestre dell’anno passato se ne contavano appena 60.000.

Stando a un sondaggio condotto sempre dall’Ufficio federale di statistica, il 12% delle imprese svizzere sarebbe disposto ad assumere nuove personale, il 3% sta invece cercando di ridurlo e circa il 13% non si è ancora espresso a riguardo. Più del 71% dei datori di lavoro intervistati ha poi affermato di essere interessato maggiormente alla prosecuzione del rapporto di lavoro con le risorse già in organico.

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