Gli svizzeri stanno comprando di più, ma il loro potere d’acquisto è in calo

Sara Bracchetti

24 Maggio 2022 - 16:38

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Il primo trimestre 2022 è andato bene in particolare per l’abbigliamento, che però sconta un periodo di chiusura causa Covid. In crescita l’inflazione, che annulla l’effetto degli aumenti di reddito.

Gli svizzeri stanno comprando di più, ma il loro potere d'acquisto è in calo

A crescere maggiormente è il settore dell’abbigliamento, +27% nel primo trimestre 2022: ma è un mezzo abbaglio, che nasce dalle chiusure in tempi di Covid. Non così importante, ma la crescita comunque c’è, e non solo là dove si parla di vestiti: va bene anche il non food, +4,2%, così come il settore alimentare. Complessivamente, la prima parte dell’anno è dunque positiva per il commercio al dettaglio elvetico, secondo i dati di Bak Economics.

Più inflazione, meno fiducia

L’incertezza geopolitica internazionale dovuta alla guerra in Ucraina, l’aumento dei prezzi di materie prime e dell’energia e le problematiche lungo la catena di approvvigionamento però pesano sulla fiducia dei consumatori. Gli incrementi dei costi dell’energia, in particolare, stanno abbassando il potere d’acquisto e sebbene la compensazione dei lavoratori cresca a un tasso superiore alla media, grazie all’evoluzione favorevole del mercato dell’occupazione, gli aumenti nominali del reddito saranno completamente compensati dall’inflazione.

La concorrenza di turismo e cultura

Insomma, il reddito reale disponibile delle famiglie diminuirà, generando una maggiore concorrenza per il commercio al dettaglio con altri settori come il turismo e i trasporti, tempo libero e cultura, gastronomia e ospitalità. Bak Economics prevede dunque un calo del fatturato nominale del commercio al dettaglio dello 0,7 % nel 2022. Il livello della cifra d’affari rimarrà sopra la soglia dei 100 miliardi di franchi.

Prezzi in crescita nel 2023, ma anche i redditi

Quanto al 2023, si stima invece una crescita dell’1%. I redditi reali disponibili delle famiglie torneranno ad aumentare, garantendo un maggiore consumo nel commercio al dettaglio. Dopo due anni di declino, i prezzi aumenteranno dell’1,2 %, cioè decisamente meno rispetto all’intero paniere di beni e servizi di consumo (+2.1%).

Svizzera meglio dell’Italia?

Nello scorso mese di aprile, i prezzi sono invece cresciuti dello 0,7%. Nel confronto con i paesi confinanti, i prodotti alimentari - bevande incluse - dimostrano che in Svizzera gli incrementi sono comunque rimasti contenuti.

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