Covid: 8’167 nuovi casi. La variante Omicron si diffonde e l’esercito chiama in servizio truppe supplementari

Laura Bordoli

21/12/2021

22/12/2021 - 08:55

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Nelle ultime 24 ore sono 8’167 i nuovi contagi in Svizzera. Preoccupa la diffusione della variante Omicron e l’esercito chiama in servizio truppe supplementari a sostegno della sanità.

Covid: 8'167 nuovi casi. La variante Omicron si diffonde e l'esercito chiama in servizio truppe supplementari

Sono 8’167 i nuovi casi confermati nelle ultime 24 ore sul territorio svizzero dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
I numeri confermano la stabilizzazione della curva epidemiologica con numeri in linea a quelli comunicati la scorsa settimana.
Le nuove ospedalizzazioni sono 152 e 32 i decessi comunicati oggi.
Anche il tasso di positività scende al 16,1%, contro il 16,9% della settimana precedente.

A trovarsi attualmente in cure intensive sono 676 persone. I pazienti Covid occupano il 36,50% dei posti disponibili in terapia intensiva, con un tasso d’occupazione complessivo del 76,10%.

Sul fronte della campagna vaccinale, il 66,84% degli svizzeri ha già ricevuto due dosi di vaccino. Fra la popolazione oltre i 12 anni, la quota sale al 76,06%. Inoltre, il 57,92% delle persone oltre i 65 anni e il 18,79% della popolazione ha ricevuto la terza dose.
Le autorità si dicono preoccupate per il diffondersi della variante Omicron che potrebbe aggravare la pressione sugli ospedali a causa della sua contagiosità e l’esercito svizzero chiama in servizio truppe supplementari a supporto del servizio sanitario.

La variante Omicron si diffonde

Gli esperti di Berna si sono espressi sulla situazione pandemica del nostro Paese e mostrano preoccupazione per la diffusione della nuova variante Omicron, definita dall’OMS estremamente contagiosa, che potrebbe causare un ulteriore aumento della pressione sugli ospedali e in particolare sui reparti di cure intense.

Si prospetta che i casi di Omicron raddoppieranno ogni tre-quattro giorni ed è già probabile che tra il 10 e il 20% dei nuovi casi confermati dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) siano ricollegabili alla nuova variante.

Oltre alle regole di igiene, il rispetto delle distanze e l’utilizzo della mascherina, la Commissione federale ricorda che la vaccinazione è l’arma più efficace nella lotta al virus considerando che dopo la vaccinazione di richiamo, la protezione aumenta in modo significativo, tra il 75 e l’80%, come mostrano i primi studi.

La vaccinazione cosiddetta “booster” è stata dunque raccomandata già a partire da quattro mesi dopo la vaccinazione completa.
La riduzione dell’intervallo è importante soprattutto per le persone sopra i 65 anni d’età, specie se con patologie pregresse, che possono così proteggersi da decorsi gravi e ospedalizzazioni.

L’esercito svizzero chiama in servizio truppe supplementari

Lo scorso 7 dicembre il Consiglio federale aveva introdotto, almeno fino al 31 marzo 2022, un ulteriore sostegno da parte dell’esercito alle autorità civili, con 2500 militari a supporto della sanità pubblica, in particolare agli ospedali nella cura e nel trasporto di pazienti e ai Cantoni per l’organizzazione delle vaccinazioni.
Ogni Cantone può fare richiesta del supporto militare nel caso in cui i mezzi civili non fossero sufficienti.

Dal 27 dicembre, a seguito di numerose domande autorizzate e perché l’esercito prospetta un aumento dei compiti, la sanità pubblica disporrà di altri 120 militari per contrastare la pandemia. A sostegno della campagna vaccinale l’esercito svizzero mobilita parti del battaglione d’ospedale 2 per il servizio d’appoggio Corona.

La situazione in Ticino

La situazione pandemica nel Canton Ticino continua a preoccupare.
Sono 313 i contagi registrati nelle ultime 24 ore, un nuovo record da inizio anno.
Si segnala anche un incremento dei pazienti ricoverati. Sono 109 i nuovi ospedalizzati di cui sette in cure intense.
Sul fronte delle case anziani, una sola struttura vede tre pazienti ancora positivi, tutti vaccinati e con sintomi lievi.
Le nuove quarantene di classe sono sette.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, la percentuale di persone con vaccinazione completa in Ticino è pari al 70,2%: il 19,4% ha ricevuto la vaccinazione di richiamo, percentuale che sale al 59,9% nelle persone over 65.

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