Big tech cinesi nel mirino del governo di Pechino, cosa si nasconde dietro?

Gabriele Stentella

06/07/2021

06/07/2021 - 09:24

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Le autorità cinesi continuano l’offensiva contro i gradi colossi tech cinesi, che finiscono per crollare anche in borsa. Cosa si cela dietro le forti restrizioni volute del governo cinese? Quali sono le aziende più colpite?

In Cina prosegue l’offensiva nei confronti delle grandi società tecnologiche locali, i cui business plan potrebbero uscire notevolmente ridimensionati dalle nuove restrizioni volute da Pechino.

Una delle ultime società cinesi colpite dalla scure del governo è stata Didi Chuxing, società pechinese che offre un servizio molto simile a Uber e che in passato è stata finanziata anche da importanti società USA come per esempio Apple, la quale nel 2016 investì quasi 1 Miliardo di Dollari nello sviluppo del suo modello di business.

Cosa è accaduto a questa società tech? Quali sono le altre aziende tech che sono finite sotto accusa per motivazioni analoghe?

Cina Vs Didi: cosa è successo e quali sono state le conseguenze per la Uber cinese

Meno di una settimana fa Didi Chuxing ha mosso un importante passo debuttando al NYSE di New York (tramite la sua società americana Didi Global Inc.). L’offerta pubblica iniziale aveva un valore di ben 4,4 Miliardi di Dollari, cifra rivelatasi leggermente superiore a quanto inizialmente ipotizzato. La quotazione in un listino USA non sembra esser piaciuta alle autorità cinesi, le quali hanno ordinato la rimozione dell’app di Didi dagli app store cinesi, affermando che la sicurezza degli utenti del Dragone sarebbe stata a rischio.

A Didi non è stato proibito di offrire agli utenti il suo servizio, sebbene ora la reputazione della società risulti compromessa agli occhi dei 500 milioni di utenti che la utilizzano ogni giorno. Solo per dare un’idea dell’enorme popolarità di questo servizio in Cina, basti pensare che nel 2020 circa l’88% dei viaggi e spostamenti su suolo cinese sono stati resi possibili grazie ai servizi offerti da Didi.

Il divieto temporaneo di offerta del servizio ai nuovi utenti e l’apertura di investigazioni governative rischiano di affossare profondamente i futuri guadagni di questa società.

Gli altri colossi tech nel mirino delle autorità

Il giro di vite del governo cinese sulle società tech quotate nei mercati USA ha toccato numerose altre aziende.

Il 5 luglio le autorità cinesi hanno messo sotto inchiesta Full Truck Alliance e Boss Zhipin, due società operanti nel settore dei trasporti che sono attualmente quotate alla borsa di New York.

Nei mesi scorsi hanno invece avuto un grande eco le accuse rivolte nei confronti del gigante dell’e-commerce Alibaba e del colosso cinese del food delivery Meituan per presunte violazioni delle normative anti-monopolio. Mentre Alibaba è stata sanzionata, Meituan è al momento ancora sotto investigazione, mentre il suo titolo registra da settimane nuovi ribassi nella borsa di Hong Kong.

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# Cina

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