Al lavoro per nuovi medicamenti anti Covid-19 finanziati dal Governo

Mario Morandi

15 Dicembre 2021 - 13:53

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Il Consiglio federale ha firmato quattro contratti per lo sviluppo di nuovi medicamenti contro il virus.

Al lavoro per nuovi medicamenti anti Covid-19 finanziati dal Governo

Presto disponibili nuovi farmaci anti Covid-19: il Governo ci mette la faccia, con il finanziamento di nuovi progetti di aziende nazionali per lo sviluppo di medicamenti contro il virus.

La Confederazione ha appena siglato nuovi contratti con 4 aziende svizzere: questo il primo importante risultato del bando lanciato dal Governo la scorsa estate.

I nuovi medicamenti saranno disponibili alla fine del 2022

27 milioni di franchi: questa la cifra stanziata dal Consiglio federale per finanziare lo studio e la produzione di nuovi farmaci contro il virus. Un passo importante per contrastare la pandemia, che nelle ultime settimane si sta facendo sentire in Ticino e in tutta la Confederazione.

A seguito della modifica della legge Covid-19 adottata dal Parlamento il marzo scorso, il Consiglio federale ha approvato nel maggio 2021 la creazione di un programma di promozione per assicurare ai cittadini un approvvigionamento rapido e sicuro di medicamenti innovativi contro Covid-19. A questo scopo l’Esecutivo ha incaricato l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) di attuare il programma, in collaborazione con Innosuisse.

Valutate nove domande di finanziamento

Gli esperti incaricati di Innosuisse e dell’UFSP hanno valutato nove domande di finanziamento, con riferimento ai criteri stabiliti dal CF. Terminata la valutazione e dopo la votazione popolare a favore della Legge Covid-19 lo scorso 28 novembre, l’UFSP ha deciso di finanziare quattro progetti di aziende svizzere con le quali è stato stipulato un contratto.

Le aziende svizzere impegnate con il CF

Le aziende svizzere incaricate dal Governo di sviluppare nuovi farmaci anti-Covid 19 sono:

  • GeNeuro SA: incaricata di sviluppare un anticorpo monoclonale per trattare il "long Covid" (effetti a lungo termine dell’infezione) su pazienti che soffrono di sintomi neuropsichiatrici importanti;
  • Kinarus AG: per lo sviluppo di un farmaco per via orale con azione antivirale e antinfiammatoria, per tutti i livelli di gravità dell’infezione;
  • Memo Therapeutics AG: per lo sviluppo di un anticorpo monoclonale da somministrare per inalazione o per via intravenosa, per trattare l’infezione su pazienti che rischiano un’evoluzione grave della patologia;
  • Noorik Biopharmaceuticals AG: per lo sviluppo di un farmaco vasodilatatore polmonare da somministrare per via orale, per la prevenzione di insufficienza respiratoria e per ridurre il bisogno di ventilazione meccanica in caso di ricovero dovuto all’infezione.

Il programma terminerà alla fine del 2022 e in cambio degli investimenti sostenuti, la Confederazione potrà beneficiare di controprestazioni (per esempio di un diritto di prelazione).

Iscriviti alla newsletter