27a Conferenza dell’ONU sul clima: ecco il piano della delegazione svizzera

Matteo Casari

17/08/2022

17/08/2022 - 11:52

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Nella seduta del 17 agosto 2022, il Consiglio federale ha conferito il mandato alla delegazione svizzera per la 27a Conferenza delle Nazioni Unite sul clima (COP27). Gli Stati parte dell’accordo sul clima si riuniranno dal 7 al 18 novembre 2022 a Sharm el-Sheikh. In questo incontro, la Svizzera sosterrà un programma di lavoro efficace che porterà a decisioni concrete sulla protezione del clima fino al 2030.

27a Conferenza dell'ONU sul clima: ecco il piano della delegazione svizzera

Durerà 10 giorni la 27a Conferenza dell’ONU sul clima (COP27). A Sharm el-Sheikh, in Egitto, i rappresentanti dei rispettivi paesi si incontreranno a novembre e si confronteranno sulle nuove sfide climatiche globali. Oggi il Consiglio federale ha confermato la delegazione svizzera che parteciperà all’evento. Ecco il programma ambizioso in arrivo dalla Confederazione.

Le promesse per salvare il clima

L’accordo di Parigi sul clima obbliga tutti i Paesi firmatari ad adottare misure concrete per ridurre le proprie emissioni di gas serra a partire dal 2020, al fine di limitare il riscaldamento globale. Ogni cinque anni, le nazioni aderenti devono rafforzare i loro obiettivi di riduzione, adottare misure per raggiungerli e fare rapporto sui loro progressi. L’accordo sul clima contiene anche disposizioni sull’adattamento ai cambiamenti climatici e misure di sostegno, come il finanziamento e il trasferimento di tecnologia ai i paesi in via di sviluppo.

Obiettivo attuazione dell’accordo

Lo scopo della COP27 è quello di chiarire le regole per l’attuazione dell’accordo sul clima. Ci si concentrerà sulle varie opzioni a disposizione dei Paesi per raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C entro il 2030 e su come i Paesi possono adattarsi meglio ai cambiamenti climatici. È inoltre prevista l’adozione delle norme di attuazione del meccanismo di mercato concordato alla COP26, che consente di attuare progetti di protezione del clima all’estero e di conteggiare le riduzioni delle emissioni. All’ordine del giorno anche le discussioni su un nuovo obiettivo di finanziamento comune per sostenere le misure di lotta al cambiamento climatico nei Paesi in via di sviluppo per il periodo successivo al 2025.

La posizione della Svizzera

Conformemente al mandato del Consiglio federale, la delegazione svizzera sosterrà un programma di lavoro ambizioso che porterà a decisioni concrete da parte degli Stati in materia di protezione del clima, in particolare nei settori responsabili della maggior parte delle emissioni. Inoltre, si adopererà per ottenere regole efficaci per l’attuazione del meccanismo di mercato.
La delegazione si adopererà anche per aumentare gli investimenti globali nella protezione del clima e per ottenere il sostegno di tutti gli Stati che hanno la capacità di farlo. Anche l’economia è chiamata ad agire. Infine, i flussi finanziari devono essere indirizzati in modo rispettoso del clima.

La rappresentanza svizzera alla COP27

La Svizzera sarà rappresentata dal presidente della Confederazione Ignazio Cassis, sia all’apertura della COP27, sia alla riunione dei capi di Stato e di governo.
Durante la seconda settimana della conferenza, i ministri dell’ambiente si riuniranno per condurre discussioni ai più alti livelli politici. Sarà quindi Simonetta Sommaruga, consigliera federale e capa del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC), a rappresentare la Svizzera a questo incontro. La delegazione negoziale svizzera sarà guidata dall’Ambasciatore svizzero per l’ambiente Franz Perrez, capo della divisione Affari internazionali dell’Ufficio federale dell’ambiente. La delegazione comprenderà anche tre rappresentanti della società civile, provenienti dai settori dell’economia e della protezione del clima.

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