WTI

Il ban da parte dell’Europa su gas e petrolio russo hanno pesato sugli investitori alla vigilia. In serata, l’accordo Macron-Scholz che porta il gas a perdere già ai primi scambi quasi il 4%.

Per l’Arabia Saudita si tratta di un tentativo di controllare la volatilità del mercato, mentre gli analisti la considerano una mossa tattica per evitare che il prezzo del greggio scenda al di sotto dei $90 dollari al barile.

La stretta sul gas da parte della Russia manda pesa sul sentiment degli investitori. Intanto vola il prezzo del gas ad Amsterdam.

Dopo l’annuncio dei dati sull’inflazione e indici Pmi in Svizzera, gli investitori, almeno per oggi, sembrano aver ritrovato un po’ di fiducia.

Sentiment pessimistico sugli investitori. A pesare la situazione geopolitica, la crisi energetica con la sospensione delle forniture da parte di Gazprom, e l’ormai inevitabili aumento dei tassi d’interesse da parte delle banche mondiali.

In Cina sono stati diffusi gli indici Pmi, mentre nell’Eurozona si aspettano i dati sull’inflazione ad agosto. Il franco indebolito sulle principali valute mondiali.

L’effetto Powell ha avuto eco ancora nella giornata di ieri, mentre questa mattina le principali piazze mondiali tentano il rimbalzo, avviandosi in terreno positivo. Sul fronte dell’energia, alla vigilia il prezzo del gas è sceso del 20%, chiudendo la seduta a 284 euro/megawattora.

Nel discorso di venerdì, Powell ha lasciato ben poche speranze agli investitori: è necessaria inasprire ulteriormente la politica monetaria per contrastare la spinta dell’inflazione.

In lieve ribasso il prezzo del gas, stamattina i contratti ad Amsterdam sono scambiati a 305 euro/megawattora.

Le parole della Fed e la possibile ulteriore stretta sulla politica monetaria pesano sul sentiment degli investitori.