PIL

Ma rimane l’incertezza dettata dalla situazione politico-economica internazionale.

Il Fondo Monetario Internazionale ha svelato le previsioni sui dati relativi ai Pil mondiali per il 2022 e il 2023. Italia e Germania vanno verso la recessione, ma lo scenario di crisi economica provoca cali per tutte le maggiori economie mondiali.

L’andamento del PIL ticinese risente all’attuale periodo di crisi. Le previsioni a lungo termine dell’economia del nostro cantone sono in discesa, anche se a breve termine alcuni indicatori mostrano una ripresa.

Nonostante l’economia svizzera possa vantare un primo semestre 2022 positivo, le prospettive sono peggiorate.

Nonostante l’incertezza dilagante al di fuori del confini svizzeri, il settore dei servizi continua a migliorare.

I nuovi calcoli dell’Ufficio federale di statistica parlano di un prodotto interno lordo cresciuto del 4,2% invece del 3,8% precedentemente stimato.

Nei prossimi mesi l’economia italiana dovrà far fronte alle elezioni del nuovo governo, alla crisi energetica e agli obiettivi del Pnrr. L’agenzia di rating ha quindi deciso di declassare l’outlook italiano a ’negativo’ da ’stabile’.

Il Pil italiano torna a crescere e fa meglio della Germania, il cui prodotto interno lordo tedesco ha registrato una variazione nulla.

Prezzi più alti in particolare per i prodotti petroliferi. Rispetto a giugno 2021, il livello dei prezzi dell’offerta totale dei prodotti locali e importati è aumentato del 6,9%.

A incidere sull’andamento economico svizzero del prossimo anno, saranno - secondo gli esperti dell’istituto - da un lato la crisi energetica che affligge l’Europa e dall’altro l’inasprimento della politica monetaria da parte delle banche centrali.