Il Wef e il suo messaggio rivoluzionario: è la fiducia a far girare mondo ed economia

Tutto pronto, ormai, per il World Economic Forum, che si apre il prossimo lunedì a Davos con l’obiettivo, quest’anno, di "ricostruire la fiducia". Questo il tema dell’edizione numero 54 del meeting, che si concentrerà su principi irrinunciabili come trasparenza, coerenza e responsabilità.

Una rosa ricca di ospiti illustri

Un centinaio e più di Paesi, le principali organizzazioni internazionali, un migliaio di associazioni partner, nonché leader della società civile, esperti, rappresentanti dei giovani, imprenditori sociali e organi di informazione, che si raduneranno in Svizzera per sei giorni, fino al 19 gennaio. Fitto, come di consueto, il programma, che cercherà di ripondere a una domanda pressante: è tempo di passare dalla "policrisi", parola chiave del Forum del 2023, alla "permacrisi"? A Davos l’ardua sentenza.

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Le questioni intramontabili

Le fratture geopolitiche, il costo della vita, l’insicurezza energetica e alimentare e, naturalmente, l’intensificarsi dell’emergenza climatica rimangono al centro dell’attenzione, assieme ai conflitti vecchi e nuovi con i loroi riflessi anche sui mercati finanziari e l’economia globale. La speranza è però che il 2024 possa annunciare una risoluzione e una riplesa: saranno gli ospiti sul palco a dire se è solo sogno o realtà possibile.

Creare dei collegamenti per lavorare insieme

Il programma intende dunque incarnare uno spirito di “ritorno alle origini” fatto di dialogo aperto e costruttivo tra leader di governo, imprese e società civile, allo scopo di creare dei collegamenti e dei legami in una realtà sempre più complessa, dove scienza, industria e società convergono e si integrano. Quattro le aree attorno a cui saranno organizzati gli inconti, ciascuno con il suo carico di domande cui dare risposte efficaci.

Oltre le fratture: sicurezza e cooperazione

Come affrontare efficacemente le crisi di sicurezza, come l’attuale situazione in Medio Oriente, ponendo allo stesso tempo terreno alle forze strutturali della frammentazione? Come identificare le aree in cui la cooperazione è essenziale per garantire uno scenario vantaggioso per tutte le parti interessate? Questi i questiti ai quali il Wef, nelle varie declinazioni, proporrà un’unica risposta: un impegno strutturato e a lungo termine in collaborazione con governi, organizzazioni internazionali ed esperti.

Creare crescita e occupazione

Secondo grande macrotema l’occupazione. Come possono governo, imprese e società civile riunirsi attorno a un nuovo quadro economico per evitare un decennio di bassa crescita e mettere le persone al centro di un percorso più prospero? Come ridurre al minimo i compromessi e massimizzare le sinergie in una situazione in cui le misure tradizionali sembrano fallire? Qui la strada è quella dei partenariati con istituzioni economiche internazionali e accademici di alto livello, nonché attraverso il lavoro del Forum su competitività, innovazione e capitale umano.

L’intelligenza artificiale fa da motore

Non poteva mancare, ovviamente, l’intelligenza artificiale. Come usarla a vantaggio di tutti? In che modo il panorama normativo divergente puòbilanciare l’innovazione con i rischi per la società? E come l’intelligenza artificiale si interfaccerà con altre tecnologie trasformative, tra cui il 5/6 G, l’informatica quantistica e la biotecnologia?

Una strategia a lungo termine per il clima

Ultimo, ma non in ordine di importanza, l’ambiente e, con esso, l’uomo.
Come sviluppare un approccio sistemico a lungo termine per raggiungere gli obiettivi di un mondo a zero emissioni di carbonio e rispettoso della natura entro il 2050, fornendo allo stesso tempo un accesso accessibile, sicuro e inclusivo all’energia, al cibo e all’acqua? Come bilanciare questi compromessi per raggiungere il consenso sociale? Molte le iniziative cui il Forum darà voce, da ascoltare punto per punto.