World Economic Forum

In un discorso speciale a Davos, il segretario generale Antonio Guterres ha messo in guardia dalle possibili degenerazioni, invitando i governi a superale le divergenze geopolitiche per individuare una strategia comune di intervento.

A dirlo è uno studio del World Economic Forum, che esamina i Pil e la qualità della crescita in 107 economie del mondo: un contraccolpo degli shock economici e geopolitici attuali che raggiungerà il culmine entro il 2030.

L’allarme del Global Risks Report 2024, pubblicato dal Wef poche ore fa: gli esperti temono il tracollo nei prossimi dieci anni, uno su tre addirittura entro il 2026. Fra le ragioni, anche il costo della vita e il divario sociale.

Si apre lunedì 15 gennaio, a Davos, l’edizione numero 54 del World Economic Forum, incentrata sui principi di trasparenza, coerenza e responsabilità. Energia, clima, geopolitica e costo della vita continueranno a tenere banco, assieme all’intelligenza artificiale.

Provenienti da 31 Paesi diversi, le nuove imprese entrate a far parte della prestigiosa comunità del WEF si sono distinte per approcci innovativi nei campi di sostenibilità, produzione avanzata e assistenza sanitaria inclusiva

«Probabilmente abbiamo tutti sottovalutato la pressione inflazionistica nel 2021», ha confessato Jordan intervistato da una giornalista della Cnbc in un panel al Wef di Davos.

Nell’ultimo giorno del World Economic Forum interverrà ancora la presidente della Bce. Inoltre il WEF lancia una propria iniziativa ambientale.

La presidente della Bce ha spiegato la situazione, le sfide e le preoccupazioni che aspettano l’Europa in questo nuovo anno.

Penultimo giorno al World Economic Forum, dove c’è grande attesa per le parole della presidente della Banca Centrale Europea.

Il primo ministro ucraino Shmyhal ha ringrazio la Svizzera per il lavoro svolto.