Ticino, buone notizie dal preconsutivo cantonale: i conti vanno meglio del previsto

Chiara De Carli

16/11/2022

16/11/2022 - 13:03

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Se i dati fossero confermati, il deficit del Cantone Ticino per l’anno in corso ammonterebbe a 13,4 milioni di franco, contro i 135 milioni prospettati.

Ticino, buone notizie dal preconsutivo cantonale: i conti vanno meglio del previsto

Il preventivo 2022 parlava di un disavanzo di quasi 135 milioni di franchi}. E ora il preconsuntivo mostra ben altre cifre: stando al rendiconto intermedio delle finanze ticinesi diffuso questa mattina dal Dipartimento dell’economia e della finanza (Def), per l’anno in corso il deficit ammonterebbe a 13,4 milioni. Il miglioramento è di 51,3 milioni di franchi, rispetto all’ultimo preconsuntivo che indicava una perdita di 64,7 milioni.

Il Pil migliora la situazione

A facilitare il miglioramento rispetto al precedente preconsuntivo sono l’aggiornamento del mese di ottobre delle stime del Pil relative al 2022 prese in considerazione per la valutazione dei gettiti fiscali così come l’aumento delle imposte di successione e donazione, oltre a minori spese per contributi nel settore dell’assistenza sociale, dell’asilo e dei trasporti pubblici.
Allo scostamento del risultato rispetto al preventivo che indicava un disavanzo di -134.9 milioni di franchi concorrono maggiori ricavi per complessivi 152.3 milioni di franchi. A fronte di questo si segnala una maggiore spesa per complessivi 30.8 milioni di franchi.

Contribuiti importanti dalla Bns

A contribuire anche i versamenti distribuiti della Banca nazionale svizzera a Confederazione e Cantoni di 6 miliardi di franchi. Per il Canton Ticino l’importo incassato è quindi risultato di 162.6 milioni di franchi, ossia 25.6 milioni in più rispetto al preventivo.
Aumentano pure le imposte, sia in relazione all’aumento dei gettiti fiscali previsti (69.8 milioni) sia in relazione alla mancata entrata in vigore nel 2022 della riforma dell’imposta di circolazione, che avrebbe comportato un minor ricavo di 8.5 milioni di franchi. Crescono poi di 10 milioni di franchi le imposte di successione e donazione e di 5 milioni di franchi ciascuno i ricavi dell’imposta di bollo e dell’imposta sugli utili immobiliari (TUI). Il Def segnala anche una crescita di 7.6 milioni di franchi dei ricavi da partecipazioni e di 5 milioni delle tasse d’iscrizione al registro fondiario. Si stima inoltre che la Confederazione verserà al Ticino 30.5 milioni di franchi di rimborsi per le prestazioni erogate per persone con statuto di protezione S.

In crescita spese per accoglienza richiedenti asilo

Crescono più del previsto le spese in relazione alla guerra in Ucraina e dal conseguente afflusso di persone con statuto S in Svizzera e quindi in Ticino. Da tenere sotto controllo anche la spesa sanitaria, in quanto la crisi causata dal coronavirus, seppur in misura minore degli scorsi due anni, comporterà maggiori spese rispetto a quanto previsto, in particolare 7 milioni di contributi per i casi di rigore (5.5 dei quali coperti da rimborsi della Confederazione) e 5.3 milioni di franchi di spese legate all’organizzazione dell’emergenza sanitaria.
Complessivamente le spese per il personale evidenziano un aumento di 5 milioni di franchi, determinato per 9 milioni dall’assunzione del personale necessario per la gestione dei richiedenti l’asilo ucraini (per i quali vi è un recupero dalla Confederazione), dell’emergenza sanitaria e dei casi di rigore, a fronte di una tendenziale riduzione della spesa di 7 milioni per il personale amministrativo in organico e di un aumento di 3 milioni per il personale docente.

Aumentano gli ammortamenti dei beni amministrativi

Si segnala poi un aumento di 5 milioni degli ammortamenti dei beni amministrativi a seguito di maggiori investimenti, di 4 milioni ciascuno delle spese per gli interventi dei corpi pompieri nei boschi e per le prestazioni complementari e di 3.7 milioni delle spese per l’energia. A controbilanciare parzialmente questi aumenti intervengono minori contributi per assistenza sociale per 11 milioni, minori contributi alle imprese di trasporto per 10.3 milioni, minori spese per 9 milioni di franchi per la partecipazione al premio assicurazione malattia (7 milioni per la RIPAM ordinaria e 2 per i beneficiari di prestazione AVS/AI), minori contributi nel settore dell’asilo per 6.1 milioni, minori contributi per il settore del lavoro di 3.5 milioni e il mancato utilizzo dei contributi previsti per lo scudo fiere per 3.4 milioni.
I dati presentati – conclude il Def – sono da considerare con cautela in quanto provvisori e date anche le incertezze e la volatilità del momento. Se fosse confermato il risultato in sede di consuntivo, l’accumulo del capitale proprio negativo sarebbe limitato.

Iscriviti alla newsletter

CAMBIO EURO/FRANCO SVIZZERO

-

-

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.