Si è riunito a Bruxelles il Comitato misto dell’Accordo di libero scambio tra la Svizzera e l’Unione europea (UE). Al centro dei colloqui il commercio senza barriere e gli ultimi sviluppi della politica commerciale, ad esempio in materia di sostenibilità e sicurezza degli approvvigionamenti.
Le delegazioni hanno riconosciuto l’importanza delle strette relazioni economiche tra la Svizzera e l’UE ed il buon funzionamento dell’accordo. Ambedue le parti hanno inoltre osservato che, in tempi di crescenti tendenze protezionistiche, un forte sistema multilaterale commerciale è di particolare rilevanza.
Acciaio e ferro
Le delegazioni hanno discusso le difficoltà legate al reciproco accesso al mercato. La Svizzera ha nuovamente richiesto all’UE di sospendere le misure di salvaguardia sui prodotti siderurgici o di garantire che non ostacolino il commercio bilaterale tra la Svizzera e l’UE. La Svizzera ha inoltre proposto all’UE di esentare il nostro Paese dall’obbligo di fornire la prova attestante il luogo di origine per i fattori produttivi siderurgici nel contesto delle sanzioni nei confronti della Russia. Quest’obbligo rappresenta infatti un onere per le imprese e dal punto di vista elvetico non è necessario nei rapporti con l’UE dal momento che la Svizzera ha introdotto un obbligo analogo quando ha adottato le corrispondenti sanzioni dell’UE.
Sicurezza degli approvvigionamenti e sostenibilità
Le due delegazioni si sono consultate sugli ultimi sviluppi della politica commerciale.
Al momento l’UE sta elaborando una nuova legge sulle materie prime critiche e stipulando diversi partenariati internazionali. Considerata la forte integrazione tra le catene di produzione della Svizzera e dell’UE, la Svizzera ha sottolineato l’importanza di disporre di mercati aperti. La Svizzera ha richiesto all’l’UE di ridurre al minimo l’onere amministrativo per gli attori economici in relazione al meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM), in modo da non compromettere gli scambi commerciali tra le due parti. In questo contesto la Svizzera ha accolto favorevolmente l’esenzione dall’obbligo di versamento del tributo grazie al collegamento dei sistemi di scambio delle quote di emissioni.
Accordo fondamentale per l’economia
Le catene del valore della Svizzera e dell’UE sono fortemente integrate. In termini di commercio, la Svizzera è il quarto partner dell’UE dopo Stati Uniti, Cina e Regno Unito. L’UE rimane il più importante partner commerciale della Svizzera. Nel 2022 il commercio con l’UE rappresentava il 58 % dei flussi commerciali della Svizzera commercio totale. L’accordo di libero scambio costituisce la base delle relazioni commerciali tra il nostro Paese e l’UE. Garantisce l’esenzione dai dazi doganali per i prodotti industriali e facilita il commercio di prodotti agricoli trasformati. Il Comitato misto gestisce l’Accordo e vigila sulla sua applicazione.
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