Nel 2020 le società svizzere disinvestono all’estero più di quanto abbiano investito

Mario Morandi

21 Dicembre 2021 - 15:26

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Continua la tendenza degli investitori svizzeri a ritirare i fondi investiti all’estero.

Nel 2020 le società svizzere disinvestono all'estero più di quanto abbiano investito

Investire all’estero non è più di moda in Svizzera: nel 2020 i disinvestimenti netti sono ammontati a 34 miliardi di franchi - nell’anno precedente erano di 54 miliardi, secondo i dati riportati dalla Banca Nazionale Svizzera - BNS.

Finanziarie e holding hanno ritirato 53 miliardi di franchi di investimenti all’estero

Il ritiro degli investimenti esteri riguarda soprattutto finanziarie e holding: in particolare sono state ridotte le partecipazioni nel contesto di ristrutturazioni in seno ai gruppi societari. Per contro, sono aumentati gli investimenti delle imprese residenti negli altri comparti: nel settore dei servizi - da parte di aziende appartenenti agli aggregati (Commercio 12 miliardi e altri servizi 7 miliardi). Nell’industria hanno investito soprattutto le aziende del settore Chimico e delle materie plastiche (12 miliardi).

I Paesi da cui sono stati ritirati gli investimenti e quelli nei quali si è investito

Il ritiro dei fondi ha riguardato soprattutto i Paesi in cui ci sono importanti sedi di società holding: da Lussemburgo, Irlanda e Paesi Bassi sono stati disinvestiti 49 miliardi di franchi. Altri 42 miliardi sono stati ritirati da Cipro e ulteriori 27 miliardi dai centri finanziari offshore dell’America centrale e meridionale.

Altre sedi di società holding hanno invece beneficiato delle ristrutturazioni in seno a gruppi societari: tra queste figura soprattutto l’Ungheria, Paese nel quale sono arrivati investimenti che ammontano a 25 miliardi di franchi. In Europa le imprese svizzere hanno anche investito in Spagna (3 miliardi) e nel Regno Unito (5 miliardi). Al di fuori dell’Europa gli investimenti svizzeri hanno interessato gli Stati Uniti (16 miliardi) e Singapore (11 miliardi).

Le consistenze di investimenti diretti all’estero sono ammontate a 1460 miliardi di franchi, di cui 1354 miliardi (93%) costituiti da partecipazioni e 106 miliardi (7%) da crediti infragruppo.

Le società finanziarie e le holding sono quelle che hanno la più alta quota di capitale investito all’estero (578 miliardi di franchi; 40%), nonostante il ritiro di investimenti che ha caratterizzato gli ultimi due anni. Segue l’agglomerato delle aziende operanti nel settore di chimica e materie plastiche (179 mdi; 12%).

A causa dell’influsso negativo della pandemia, i redditi da investimenti diretti all’estero sono diminuiti nel 2020 del 27%, rispetto all’anno precedente, passando da 105 a 77 miliardi di franchi. I dividendi percepiti dagli investitori svizzeri da parte di affiliate non residenti si sono ridotti di molto (-28 miliardi).

Investimenti esteri in Svizzera

Nel 2020 si sono ridotti anche i capitali degli investitori esteri nella Confederazione: i disinvestimenti netti sono ammontati a 153 miliardi di franchi - nel 2019 ammontavano a 105 miliardi e nel 2018 a 82 miliardi. Anche in questo caso il rimpatrio ha interessato soprattutto le società finanziarie e holding (165 miliardi di franchi).

Le società capogruppo statunitensi hanno liquidato le loro affiliate residenti in Svizzera appartenenti allo stesso aggregato o ridimensionato i relativi bilanci: molto spesso si trattava di società veicolo - SPEs, appositamente fondate per eseguire compiti specifici come il finanziamento di gruppi societari o l’ottimizzazione fiscale.

Le società estere non legate al settore finanziario hanno invece investito in Svizzera: nel settore dei servizi le aziende estere hanno investito 11 miliardi - per lo più nell’aggregato altri servizi, mentre nel settore dell’industria 12 miliardi - per lo più nell’aggregato altre industrie e costruzioni.

Gli investimenti esteri complessivi in Svizzera sono stati di 1’216 miliardi di franchi, di cui 1’159 miliardi (95%) costituiti da partecipazioni e 58 miliardi (5%) da crediti infragruppo.

Da dove vengono gli investimenti esteri

Il 73% dei capitali proviene da investitori UE e il 13% da investitori statunitensi. Il dato riflette tuttavia solo parzialmente il domicilio degli investitori esteri, dal momento che le consistenze di
investimenti diretti esteri in Svizzera sono detenute per lo più per il tramite di società intermedie, che a loro volta sono controllate da gruppi societari in un paese terzo.

Per questo motivo BNS ripartisce lo stock di capitale estero investito in Svizzera nel 47% in consistenze provenienti da investitori degli Stati Uniti e nel 29% in quelle provenienti da investitori UE.

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