Tassazione frontalieri. Silvana Snider (Lega): "Servono modifiche"

Redazione

13 Dicembre 2021 - 10:57

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Le ragioni della parlamentare: “Serve approfondire la ricaduta sui territori e la legittimità di alcune decisioni che potrebbero mettere in difficoltà i cittadini di frontiera”.

Tassazione frontalieri. Silvana Snider (Lega): "Servono modifiche"

Nei giorni scorsi, il Consiglio dei Ministri italiano ha approvato il disegno di legge che ratifica l’intesa sottoscritta un anno fa, il 23 dicembre 2020 e che regolamenta la tassazione dei lavoratori frontalieri italiani, impegnati nelle aziende della Confederazione.

Proprio oggi, prendono il via in Svizzera i lavori alle Camere federali relative alla ratifica dell’accordo fiscale con l’Italia dei lavoratori frontalieri. Successivamente il provvedimento dovrà passare all’esame delle commissioni parlamentari, seguendo un iter che sembra già ben definito, sul quale però potrebbero arrivare ulteriori richieste di modifica.

In una recente intervista rilasciata al quotidiano finanziario Money.it, Silvana Snider, deputata della Lega Nord e componente della commissione Esteri di Montecitorio, ha messo in evidenza i punti critici dell’accordo.
Snider ha un’ampia esperienza della realtà del frontalierato, maturata nel corso della lunga attività di amministratrice pubblica in un’area di confine con i Grigioni in provincia di Sondrio.

Approfondire meglio

“Credo si debba necessariamente approfondire la ricaduta sui territori e la legittimità di alcune decisioni che potrebbero mettere in difficoltà i cittadini di frontiera” ha spiegato Snider a Money.it. Uno su tutti: la disparità tra cittadini nel periodo transitorio dato che l’accordo prevede che chi è già frontaliere nel momento in cui entreranno in vigore le nuove norme, continuerà a pagare le imposte solo in Svizzera mentre - spiega Snider - “chi lo diventa successivamente pagherà le imposte anche in Italia. Mi pare che la legge italiana sia chiara su questo: i cittadini pagano le tasse in base al reddito e in maniera progressiva, non in base a quando il cittadino ha stipulato un contratto”.

La questione "ristorni"

E ancora: “Come saranno versati i ristorni ai comuni di frontiera che oggi sono beneficiari diretti? Allo stato attuale i Cantoni ristornano milioni di euro che Roma, con ritardi di 2 anni, versa rispettivamente a comuni, province o comunità montane in base alla percentuale dei propri lavoratori frontalieri. Nell’accordo non si fa menzione alla quota destinata ai territori”. Una partita che all’anno cuba 50 milioni di euro.

L’auspicio di Snider è che si possa decidere su questi temi già durante la fase di ratifica con una legge speciale che tenga conto dell’effettiva situazione

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