Nel 2020 i salari nominali degli svizzeri sono aumentati dello 0,8%

Gabriele Stentella

3 Maggio 2021 - 14:07

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Anche a causa della pandemia, l’Inflazione in Svizzera è calata dello 0,7% nel 2020 e questo elemento ha contribuito ad aumentare i salari nominali dei lavoratori svizzeri.

Nella sua relazione riguardante l’anno 2020, l’Ufficio federale di statistica ha sottolineato che l’indice dei salari nominali ha registrato un aumento medio dello 0,8%. Negli ultimi cinque anni in Svizzera i salari medi sono progrediti in misura minore rispetto al dato registrato nel 2020.

Il settore terziario è il settore produttivo che ha conosciuto l’incremento maggiore. Mediamente un lavoratore o una lavoratrice appartenente a questo settore a visto aumentare il proprio salario nominale dello 0,9%.

Analizziamo con maggiore attenzione i dati forniti dall’Ufficio federale di statistica.

Salari svizzeri 2020: potere d’acquisto in crescita per il secondo anno consecutivo

Nel 2020 i salari nominali della Confederazione hanno conosciuto un incremento dello 0,8% rispetto all’anno precedente. Nel 2019 l’Ufficio federale di statistica aveva osservato un aumento dei redditi nominali pari allo 0,9% su base annuale, mentre l’anno precedente non si era andati oltre lo 0,5%.

Parlando invece di salario reale, vale a dire il salario rapportato all’andamento dell’Inflazione, le statistiche riportano una crescita per il secondo anno consecutivo, dopo un biennio 2017-2018 caratterizzato da una decrescita media pari a -0,25%.

Nel 2020 il Tasso medio d’Inflazione nel nostro paese è stato pari a -0,7%. La progressione del salario reale nel 2020 è stata pertanto pari all’1,5%, contro lo 0,5% registrato nel 2019.

Aumento salario nominale per settori: +0,5% nel secondario e +0,9% nel terziario

Osservando nel dettaglio l’aumento del salario nominale per settori, quello registrato nel settore secondario nel corso del 2020 è stato pari allo 0,5%. Rispetto al dato globale, l’aumento del salario nominale nel comparto industriale è minore di 0,3 punti percentuali. Nel 2019 il settore secondario aveva visto crescere dello 0,9% il livello di salario nominale, e questo dato è al momento il migliore degli ultimi cinque anni.

Tuttavia, i lavoratori e le lavoratrici impiegati nell’edilizia e nella produzione di metalli hanno visto crescere il proprio salario nominale rispettivamente dello 0,8% e del 2,2%. Di contro, i salari nominali dei lavoratori e lavoratrici impiegati nelle attività estrattive e nella produzione di legname hanno visto scendere i propri salari nominali rispettivamente dell’1,8% e dello 0,3%

L’aumento del salario reale per il settore secondario è invece stato pari all’1,2%.

Nel settore terziario si è invece registrato un aumento sia del salario nominale che di quello reale superiore alla media nazionale. Nel 2020 il dato settoriale riguardante il salario nominale è stato pari a quello del 2019, registrando un +0,9%. Tra i comparti in cui si sono registrate le progressioni salariali più grandi troviamo i servizi d’informazione (+2,7%), le attività scientifiche (+2,7%), le attività di commercio e riparazione di autoveicoli (+2,1%) e la sanità (+1,7%). I salari nominali dei lavoratori e delle lavoratrici impiegati nel settore assicurativo e nel commercio all’ingrosso sono invece diminuiti rispettivamente del 2,1% e dello 0,6%.

Parlando invece di salario reale del settore terziario, nel 2020 il suo incremento è stato pari all’1,6%.

Potere d’acquisto in Svizzera: il trend degli ultimi cinque anni

Nel periodo compreso tra il 2016 e il 2020, i lavoratori e le lavoratrici dipendenti hanno visto crescere mediamente il proprio salario reale al ritmo dello 0,5% annuo.

Nel settore secondario l’aumento medio in termini reali dei salari è stato pari allo 0,4%, mentre nel settore terziario si è registrato un aumento medio dello 0,6%.

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