Avs 21: per il Consiglio federale la riforma è necessaria. "Stabilità finanziaria a rischio"

Chiara De Carli

27 Giugno 2022 - 15:57

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Il prossimo 25 settembre gli svizzeri saranno chiamati a esprimere la loro sulla tanto discussa riforma Avs21. Che tra le tante proposte prevede l’innalzamento dell’età pensionabile delle donne a 65 anni.

Avs 21: per il Consiglio federale la riforma è necessaria. "Stabilità finanziaria a rischio"

L’Avs non naviga in buone acque. Negli anni a venire il numero dei pensionati è destinato a crescere, mentre il numero di giovani impiegati nel mondo del lavoro mostra un andamento al ribasso. Nella riforma Avs21 è prevista l’innalzamento a 65 anni dell’età pensionabile per le donne. Una questione difesa oggi a Berna dal consigliere federale Alain Berset, in vista della votazione del 25 settembre prossimo.
Secondo Berset la riforma consentirebbe di stabilizzare le finanze dell’AVS, precisando che attualmente sono 2,6 milioni i beneficiari di una rendita.

Riforma necessaria

Per la maggior parte dei pensionati questa è una componente sostanziale del reddito. Ma senza una riforma, che non avviene da 25 anni a questa parte, le rendite nono sono più garantite, poiché le uscite dell’AVS aumentano in misura maggiore delle sue entrate.

In pensione a 65 anni

La principale misura della riforma AVS 21 comporta un’età unica AVS per uomini e donne, pari a 65 anni. Chi inizierà a riscuotere la rendita all’età di 65 anni riceverà una rendita senza riduzioni né supplementi. La nuova età di riferimento di 65 anni si applicherà anche alla previdenza professionale (casse pensioni).

Misure compensatorie

La misura comporterà in una prima istanza delle misure di compensazione, a favore delle donne nate tra il 1961 e il 1969. Potranno riscuotere anticipatamente la rendita a condizioni più favorevoli oppure un supplemento sulla rendita AVS, se la sua riscossione non viene anticipata
Il supplemento mensile ammonta a 160 franchi per le donne con un reddito annuo fino a 57’360 franchi, 100 franchi fino a 71’700 e 50 franchi da 71’701.

Pensionamento anticipato

Se la riforma entra in vigore nel 2023, le donne potranno accedervi tre anni prima dell’età di riferimento ovvero a 62 anni. Con rendite anticipate meno ridotte per le donne della generazione transitoria.
Incentivi sopra i 65 anni
Chi continuerà a lavorare e a versare contributi dopo il raggiungimento dell’età di riferimento potrà migliorare la propria rendita AVS fino a concorrenza della rendita massima di 2’390 franchi (coppie sposate: 3585 fr.), poiché gli ulteriori contributi versati in questo periodo saranno presi in considerazione per il calcolo della rendita.

Necessità di un aumento dell’Iva

L’innalzamento dell’età di pensionamento delle donne ridurrà le uscite dell’AVS di circa 9 miliardi di franchi nei prossimi dieci anni, facendo risparmiare complessivamente 4,9 miliardi di franchi entro il 2032. Questi risparmi non bastano per stabilizzare la situazione finanziaria dell’AVS e garantire le rendite. Per questo motivo la riforma AVS 21 prevede anche di incrementare le entrate aumentando l’IVA. L’aliquota normale dell’IVA passerà dall’attuale 7,7 per cento all’8,1 per cento.

Aumento giustificato

Per il Consiglio federale contribuirà in misura determinante a garantire un’AVS sana. Se si volessero stabilizzare le finanze dell’AVS soltanto mediante risparmi, occorrerebbe una drastica riduzione delle prestazioni.
Fino al 2032 l’innalzamento dell’IVA apporterà all’AVS entrate supplementari per un totale stimato a 12,4 miliardi di franchi. Considerando anche i risparmi di circa 4,9 miliardi, fino al 2032 le finanze dell’AVS saranno sgravate di circa 17,3 miliardi di franchi.

Gli oppositori

Gli oppositori del progetto sostengono che i risparmi vengono scaricati esclusivamente sulle donne, che già oggi ricevono rendite di vecchiaia di un terzo inferiori a quelle degli uomini (tra AVS e cassa pensioni). E questo è soltanto l’inizio: si sta già pianificando il pensionamento a 67 anni per tutti. A loro avviso, la riforma AVS 21 è il primo di una serie di progetti di smantellamento che riguardano tutti noi.

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