Svizzera, quanto costa lo smaltimento delle scorie radioattive? Ecco l’ultimo calcolo

Redazione

15 Dicembre 2023 - 11:31

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La stima dei costi totali che la Confederazione deve assumere per lo smaltimento di scorie radioattive provenienti dai settori della medicina, dell’industria e della ricerca, recentemente aggiornata, ammonta ora a circa 2,4 miliardi di franchi.

Svizzera, quanto costa lo smaltimento delle scorie radioattive? Ecco l'ultimo calcolo

L’importo che dovrà ancora essere finanziato entro il 2070 dalla Confederazione e dal settore dei Politecnici Federali ammonta a circa 900 milioni di franchi. Ciò significa che il totale è leggermente inferiore alle stime precedenti. Nella seduta del 15 dicembre 2023 il Consiglio federale ha preso atto di queste stime.

Cifre in calo

Nel 2018, le stime ammontavano complessivamente a 2,5 miliardi di franchi. La riduzione è dovuta principalmente ai risparmi nel settore dei depositi in strati geologici profondi.
Un terzo dei costi è già stato saldato. Un’altra quota è finanziata dai produttori di scorie esterni attraverso le imposte. I restanti 900 milioni di franchi circa saranno finanziati in parti più o meno uguali direttamente dalla Confederazione e dal settore dei PF.

Da dove arrivano le scorie?

La Confederazione è responsabile dello smaltimento di scorie radioattive provenienti dai settori della medicina, dell’industria e della ricerca. Esse sono prodotte dagli impianti di ricerca della Confederazione e dai settori dei PF, ma anche dall’industria, dagli ospedali e da altri istituti di ricerca. In seguito, le scorie sono trattate nel deposito federale intermedio di Würenlingen e quindi immagazzinate provvisoriamente. In un secondo momento, queste scorie dovranno essere smaltite in depositi in strati geologici profondi, insieme a quelle delle centrali nucleari svizzere, per le quali sono responsabili i loro gestori.

Nuova stima per il 2028

Il Consiglio federale ha incaricato i Dipartimenti competenti (Dipartimento federale dell’interno; Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca; Dipartimento federale delle finanze; Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni) di sottoporgli entro la fine del 2028 una nuova stima dei costi.

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