Svizzeri stressati? Ogni giorno trascorrono 90 minuti nel traffico

Nel corso degli ultimi anni la mobilità in Svizzera ha subito dei cambiamenti. Soprattutto con l’avvento della pandemia, diversi trend in costante crescita da anni, hanno subito degli stop o dei rallentamenti. In modo particolare, hanno invertito il loro andamento gli spostamenti in aereo, che fino al 2019 era cresciuto più velocemente della popolazione svizzera. Lo ha reso noto l’Ufficio federale di statistica (Ust), che nella giornata di oggi ha divulgato il Prontuario statistico 2022 su mobilità e trasporti.

Aumento delle infrastrutture

Dai dati diffusi, emerge inoltre che sono aumentate poi le infrastrutture di trasporto, soprattutto strade e autostrade. Crescono in maniera netta le tratte ferroviarie, mentre gli aeroporti in modo meno significativo.
Fino al 2021 la lunghezza della rete autostradale contava 84’114 chilometri, di cui 1’544 chilometri adibiti ad autostrada. Mentre la rete ferroviaria 5’317 chilometri, dati al 2020.

Auto ibride o a motore?

Sulle strade svizzere circolano quasi 6,6 milioni di veicoli a motore: 4,7 milioni sono automobili (il doppio rispetto al 1980, dice l’Ust). Sono in aumento le auto elettriche, nonostante il loro numero sia ancora basso: nel 2021 se ne contavano 70’223.

Come si spostano gli svizzeri?

Il mezzo preferito dagli svizzeri è ancora l’auto. Il 72% dei loro predilige questo mezzo per andare al lavoro o in palestra, a cui fa seguito il 12% che predilige la ferrovia, il 5% preferisce spostarsi a piedi, il 2% con la bicicletta e il 3% con bus e tram.

Traffico

In media i cittadini trascorrono ogni giorno 90 minuti nel traffico, il cui picco viene raggiunto da lunedì a venerdì, tra le 17 e le 18. Lo scopo più importante per il quale si decide di spostarsi è rappresentato dal tempo libero (45%), seguito dal lavoro (17%), acquisti (13%), formazione (5,5%).

A Basilea e Zugo ci sono più pendolari

Le città dove si assiste a un maggior via vai di lavoratori, senza tener conto dei frontalieri, sono Basilea Città e Zugo. Dove più del 16% è rappresentato da persone non residenti nel cantone. Il Ticino, si colloca tra lo 0 e il 7,9%.

Ridotto il traffico aeroportuale

Nel 2021 si sono ridotti anche i passeggeri che sono passati dagli aeroporti, scendendo per la prima volta sotto i 20 milioni di passeggeri. Soltanto nel 2019 si erano avvicinati alla soglia dei 60 milioni.

Trasporto merci

Negli ultimi quarant’anni, comunica l’Ust, è raddoppiato anche il trasporto merci. In Svizzera, il 63% delle prestazioni di trasporto avviene su strada, mentre il 37% su rotaia. Su strada prevalgono i trasporti all’interno del Paese (66% delle tonnellate-chilometro), mentre su rotaia i viaggi di transito (63%). Con questa strategia, si è assistito a un calo del transito dei mezzi pesanti attraverso le Alpi svizzere, sceso negli ultimi decenni sotto il milione.

Ridotte le vittime da incidenti

Nel 2021 è stato poi confermato il trend al ribasso degli ultimi anni, riguardo alle vittime della circolazione. Scendendo sotto le 500 unità annue.