Petrolio oltre quota 110 dollari al barile. Attesa per la riunione dei Paesi dell’OPEC prevista per oggi

Redazione

02/03/2022

02/03/2022 - 10:50

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Alle ore 10,30 circa di oggi, i future sul Brent avanzano del 6,55% a 111.85 dollari al barile e il greggio WTI scambia a 109.34 con un balzo del 5,73%. Il mercato del greggio sta subendo pressioni significative.

Petrolio oltre quota 110 dollari al barile. Attesa per la riunione dei Paesi dell'OPEC prevista per oggi

La corsa del prezzo del petrolio continua inarrestabile. I timori di una interruzione dell’offerta da parte di Mosca si fanno più concreti dopo le pesanti sanzioni inflitte a livello internazionale alle banche russe, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe di Valdimir Putin.
In questo scenario, le economie mondiali si stanno tutte muovendo per trovare fonti petrolifere alternative in un mercato di per sé ristretto.

Cresce il Brent

Prosegue l’avanzata del Brent, che da quando il presidente Putin ha lanciato la sua invasione è in costante salita. Una crescita esponenziale, che ha accelerato da ​​quando la Russia ha intensificato i bombardamenti sulle più grandi città dell’Ucraina.
Prezzi in salita, quindi, nonostante gli Stati Uniti e altri 30 Paesi abbiano affermato che avrebbero rilasciato 60 milioni di barili dalle loro riserve strategiche.

Oltre i $111 al barile

Alle ore 10,30 circa di oggi, i future sul Brent avanzano del 6,55% a 111.85 dollari al barile e il greggio WTI scambia a 109.34 con un balzo del 5,73%. Il mercato del greggio sta subendo pressioni significative.
Fino ad ora le sanzioni imposte alla Russia dai Paesi occidentali hanno cercato di evitare il settore energetico, ma non sono riuscite a frenare la volatilità dei mercati globali, alimentata dalle preoccupazioni per le interruzioni dell’approvvigionamento.

Reazioni internazionali

Come riporta il quotidiano economico Money.it, il gruppo energetico statunitense Exxon Mobil ha dichiarato martedì 1° marzo che abbandonerà le attività russe riguardanti petrolio e gas, segnando l’ultima uscita aziendale in risposta all’invasione.
Allo stesso tempo, i commercianti statunitensi negli hub di New York e del Golfo degli Stati Uniti evitano il greggio russo.
La raffineria indiana Bharat Petroleum Corp sta cercando petrolio extra dai produttori mediorientali per aprile.
Un rilascio coordinato di 60 milioni di barili di petrolio da parte dei Paesi membri dell’Agenzia Internazionale per l’Energia ha messo un freno ai guadagni di mercato, ma gli analisti hanno affermato che fornirebbe solo un sollievo temporaneo sul fronte dell’offerta.

Occhi puntati sull’OPEC+

L’attenzione del mondo economico internazionale è ora puntata sui Paesi appartenenti all’l’OPEC+. Oggi - 2 marzo - è fissato un incontro al termine del quale dovrebbe giungere conferma circa l’incremento di produzione pari a 400.000 barili al giorno di fornitura per i prossimi mesi.

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