Il Credit Suisse scompare: per Moneyland esistono alternative più economiche per tutti i prodotti.

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21 Settembre 2023 - 18:11

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Il Credit Suisse sarà integrato in UBS entro il 2024, ma secondo uno studio condotto da Moneyland.ch sui prodotti finanziari non sarà un problema, date le alternative più convenienti sul mercato.

Il Credit Suisse scompare: per Moneyland esistono alternative più economiche per tutti i prodotti.

“Il declino della grande banca è ovviamente molto spiacevole sotto molti aspetti. Dal punto di vista del prodotto, la scomparsa del Credit Suisse non rappresenta una grande perdita per i clienti privati”. Così Benjamin Manz, AD di Moneyland.ch, commenta i risultati dello studio sui prodotti finanziari della Credit Suisse condotto il servizio online di confronto prezzi su banche, compagnie assicurative e telecomunicazioni.

Credit Suisse: conti e pensioni

Secondo lo studio, il Credit Suisse avrebbe prezzi e commissioni più elevati rispetto alla concorrenza. Per arrivare a questa conclusione, il servizio di confronto ha analizzato diversi prodotti bancari: carte di credito, conti corrente, conti deposito, pensioni private e molto altro.
Per le carte di credito, l’affiliata di Credit Suisse - la CS Swisscard - offrirebbe condizioni più favorevoli rispetto alla società principale del Gruppo. Le commissioni su questi prodotti arriverebbero da CS a 283 franchi per la Credit World Mastercard Standard, mentre la Cashback Card Amex dell’affiliata offre un cashback di 19 franchi.
Per i conti corrente, invece, UBS - Gruppo che assorbirà Credit Suisse nel 2024 - presenterebbe un’offerta migliore per i conti aziendali. Infatti, il Business Easy CS è di 733 franchi, mentre il conto aziendale UBS è di 260 franchi. I dati parlano chiaro: un conto privato nella Credit Suisse costerebbe in media circa 238 franchi all’anno. La concorrente Yuh, invece, darebbe 31 franchi l’anno, con una differenza di 269 franchi tra i due servizi bancari. Il conto CSX White ha un costo di 127,50 franchi l’anno.
Lo stesso vale per il noto conto Bonviva per i risparmi, che in passato era considerato il top e ora deve fare i conti con un interesse offerto dello 0,75% contro il 2% della Caisse d’Epargne d’Aubonne all’anno, senza contare la differenza di 625 franchi tra i due prodotti.
Sui conti 3a c’è un’ulteriore conferma secondo i dati dello studio. Infatti, dove Credit Suisse pagherebbe lo 0,8% all’anno, la concorrente Tellco arriverebbe all’1,35%. Un conto previdenziale con 100 mila franchi paga 550 franchi all’anno con il prodotto 3a.
Non va meglio per le casse pensionistiche: il fondo CS Mixta si aggirerebbe tra i 790 e i 1470 franchi di commissione su 100 mila franchi, 1.200 in più rispetto alla concorrente Basellandschaftliche Kantonalbank.
La differenza è di 6.500 franchi all’anno, invece, tra il tasso ipotecario di CS del 3,09% e quello della concorrente Crédit Agricole Next Bank del 2,27%, con la stessa base ipotecaria di 800 mila franchi.

Trading online e patrimoni

Un trader occasionale che opera con un conto specifico di CS per questo tipo di investimenti pagherebbe in media 1632 franchi all’anno contro i 258 della concorrente Flowbank.
Qual è la situazione per la gestione patrimoniale? Con una gestione di 500 mila franchi, lo strumento finanziario All Instruments ha un costo di 9.750 franchi all’anno, per i fondi è di 7.750 franchi all’anno e per il mandato indice è di 6.750 franchi. Il servizio online concorrente Selma, invece, offrirebbe un prezzo annuo di 2.350 franchi.

Cosa devono fare i clienti Credit Suisse?

I clienti Credit Suisse manterranno i loro conti e le offerte presenti. Potranno decidere di passare a UBS solo se lo ritengono opportuno. In questo contesto, UBS potrebbe offrire prodotti bancari specifici solo ai clienti CS in futuro.

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