Calano i posti di lavoro in Ticino nel primo trimestre. Frontalieri in aumento soprattutto nel terziario

Matteo Casari

29/05/2023

29/05/2023 - 08:19

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Mentre a livello nazionale i posti di lavoro sono cresciuti del 2,2%, nel nostro cantone si registra un lieve calo.

Calano i posti di lavoro in Ticino nel primo trimestre. Frontalieri in aumento soprattutto nel terziario

Secondo i rilevamenti effettuati dall’Ufficio di statistica, nel primo trimestre del 2023 in Ticino ci sono 1.200 posti di lavoro in meno rispetto al trimestre precedente. Di conseguenza, anche il numero di persone occupate è risultato in calo di 7.800 unità.

Oltre 1000 posti in meno

A fine 2022, nel nostro Cantone si contavano 242.500 posti di lavoro, di cui 51.400 nel settore secondario e 189.100 nel terziario. Nell’ultima rilevazione dell’Ufficio di statistica del Dipartimento delle finanze e dell’economia, nel primo trimestre del 2023 i posti di lavoro sono diminuiti. Oggi se ne contano 241.200 (-1.200), pari ad un calo dello 0,5% rispetto all’ultima analisi. Questa tendenza appare in contrasto con il dato nazionale, che negli ultimi tre mesi ha visto aumentare i posti di lavoro di oltre 115.000, per un incremento del 2,2%.
Tuttavia, lo sviluppo del mercato del lavoro nella Svizzera italiana a lungo termine appare in grande crescita. Su base annua i posti di lavoro sono aumentati dell’1,3% (+3.200), e addirittura del 14,2% negli ultimi 10 anni (+30.100).

In calo le persone occupate

Anche le persone occupate hanno segnalato un lieve calo su base trimestrale. Rispetto agli ultimi mesi del 2022 (248.000), in Ticino ci sono oggi 7.800 occupati in meno (-3,1%).
Su un totale di 240.200 lavoratori, il 56,3% sono uomini, a fronte del 43,7% di donne. La maggior parte delle persone occupate nel Cantone lavorano a tempo pieno (64,5%), ma la percentuale di lavoratori a tempo parziale continua a essere rilevante (35,5%).
I cittadini svizzeri occupati in Ticino sono meno della metà del totale, attestandosi al 46,6%, un dato nettamente inferiore alla media nazionale (67,1%). I frontalieri compongono il 31,6% della forza lavoro, seguiti dai lavoratori stranieri con permesso di domicilio (14,2%), con permesso di dimora (6,4%), con altri permessi (0,8%) e con permessi di breve durata (0,3%).

Crescono i frontalieri

Nei primi tre mesi del 2023, si contano 78.230 frontalieri in Ticino. Questo dato è risultato in aumento di 465 unità rispetto al trimestre precedente (+0,6%), di 2.980 su base annua (+4,0%) e di 20.949 negli ultimi 10 anni (+36,6%).
La maggior parte dei lavoratori provenienti da oltreconfine sono impiegati nel settore terziario (52.348, 66,9%), seguiti dal settore secondario (25.149, 32,1%), mentre sono solo 732 gli occupati nell’agricoltura (0,9%).
I disoccupati iscritti sono diminuiti ad aprile. Con 3.717, rispetto al mese precedente risultano 381 in meno, per un tasso di disoccupazione del 2,3%. In confronto con un anno fa i cittadini senza lavoro sono 466 in meno, per un calo della disoccupazione dello 0,2%.

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