Italia, speculazione alle pompe di benzina: scattano i controlli della Guardia di Finanza

Chiara De Carli

17/08/2023

17/08/2023 - 10:33

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Nelle prime due settimane di agosto la GdF ha eseguito oltre 1200 controlli.

Italia, speculazione alle pompe di benzina: scattano i controlli della Guardia di Finanza

Prezzo del carburante spesso fa rima con speculazione. Tra il 1° e il 15 agosto, la Guardia di Finanza ha eseguito 1.230 interventi, riscontrando irregolarità in 325 casi, nei confronti di 85 distributori operanti sulle autostrade e 1.145 impianti attivi sulla restante rete stradale della Penisola.
A seguito delle attività di controllo, sono state contestate 789 violazioni, di cui 363 per mancata esposizione dei prezzi e/o difformità di quelli praticati rispetto a quelli indicati; 426 per inosservanza degli obblighi di comunicazione all’“Osservaprezzi carburanti”, istituito presso il Ministero delle imprese e del made in Italy.

Esposizione del prezzo medio nazionale

I controlli rientrano nel piano di prevenzione contro la speculazione sul prezzo del caburante alle pompe di benzina. Un piano d’azione, tuttora in corso e che proseguirà anche nei prossimi mesi sino al termine dell’anno impegnando i Reparti operativi ubicati su tutto il territorio italiano, finalizzato a verificare il rispetto dei presidi normativamente previsti e, recentemente, implementati.
Gli operatori del settore sono, infatti, tenuti a rispettare specifici obblighi di comunicazione dei prezzi praticati, mediante il portale “Osservaprezzi carburanti”.
I prezzi, inoltre, devono essere esposti pubblicamente presso il luogo di esercizio, attraverso apposita cartellonistica, unitamente all’indicazione del prezzo medio.
Il dato del prezzo medio è determinato su base regionale per gli impianti di distribuzione attivi sulla rete stradale ordinaria, mentre è calcolato su base nazionale per i punti di rifornimento situati in ambito autostradale.
Le attività ispettive poste in essere dalla Guardia di finanza consentono, altresì, di verificare il corretto assolvimento degli obblighi fiscali, il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione e la qualità del prodotto venduto nonché di acquisire elementi utili per accertare eventuali ipotesi di condotte lesive della libera concorrenza.

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