Global risks report 2023: ecco come le crisi frammentano il mondo

Chiara De Carli

11 Gennaio 2023 - 17:15

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Recessione, guerra in Ucraina, crisi climatica sono le sfide che aspettano le economie mondiali nei prossimi anni.

Global risks report 2023: ecco come le crisi frammentano il mondo

Per il World Economic Forum (Wef) il concetto è chiaro: mai prima di questo periodo storico, il mondo si era trovato costretto ad affrontare una situazione simile. Rischio di recessione, sfida energetica e ambientale, guerra in Ucraina, pandemia e difficoltà sulle catene di approvvigionamento: sono solo i problemi principali di una situazione definita dallo stesso Wef come frammentata. Le economie mondiali stanno affrontando dei rischi che sembrano completamente nuovi, ma allo stesso tempo stranamente familiari. A proposito, il Wef ha pubblicato oggi il Global Risks Report 2023, presentando i risultati dell’ultima indagine sulla percezione dei rischi globali, mettendo insieme le opinioni di oltre 1’200 esperti provenienti dal mondo accademico, delle imprese, dei governi, della comunità internazionale e della società civile.
Il quadro che è emerso non è dei più confortanti: secondo il report infatti, nei prossimi due anni l’aumento esponenziale del costo della vita dominerà l’economia globale, tanto da classificarlo come il rischio più grave nel medio termine.
I prossimi anni saranno davvero delicati secondo il Global Risks Report 2023: i governi e le banche centrali dovranno resistere alle pressioni inflazionistiche, con un’oculata scelta sulle politiche da adottare. Un’errata calibrazione tra quelle monetarie e fiscali comporterebbe uno shock di liquidità, dando avvio alla recessione economica più lunga su scala globale, oltre a livelli storicamente elevati di debito pubblico. A incidere sarà in modo particolare la guerra in Ucraina che stando alle previsioni si trasformerà in una guerra di logoramento, oltre agli strascichi ancora causati dalla pandemia e dai continui colli di bottiglia persistenti sulle catene di approvvigionamento.

classifica rischi a medio e lungo termine
grafico wef

Nel 2022 si è chiusa un’epoca

Nell’anno appena concluso, l’economia ha dovuto porre fine all’era dei bassi tassi di interesse. Dando inizio all’epoca delle multicrisi. L’interconnessione delle crisi è stata rappresentata in un grafico in cui di primo acchito si evince che i rischi più grandi sono dati dal rischio economico di un collasso delle catene di approvvigionamento, l’erosione della coesione sociale, il collasso della figura dello Stato e un aumento dei confitti multidomio. Il rapporto mette infatti in chiaro che le rivalità geopolitiche aumenteranno i vincoli economici aggravando verosimilmente i rischia sia a breve che a lungo termine.

grafico multicrisi attuali
wef

Le conseguenze le sconteranno tutti: governi, imprese e individui. A farne le spese, spiega il report, saranno soprattutto le famiglie del ceto medio e questo andrà a stimolare malcontento, polarizzazione politica e richiesta di maggiori protezioni sociali nei Paesi di tutto il mondo, erodendo di fatto la coesione sociale.
In questo assetto sempre più frammentato soprattutto dal punto di vista geopolitico sarà guidata da quella che sarà definita come nuova guerra geoeconomica, con conseguente aumento di conflitti multidominio. La geopolitica terrà in ostaggio l’economia, con una produzione inefficiente e un aumento dei prezzi.

Il pianeta è a rischio

Una delle crisi più gravi e importanti riguarda la perdita di biodiversità e il collasso dell’ecosistema. Nella classifica dei rischi a 2 anni, quelli ambientali ne rappresentano la metà, in quella a 10 anni, salgono a 6 e occupano le prime posizioni.
I rischi climatici e ambientali sono al centro della percezione dei rischi globali. Anche perché, secondo gli intervistati, non siamo preparati per affrontarli. L’assenza di avanzamento nelle politiche di protezione e salvaguardia del clima e della biodiversità hanno messo in luce la divergenza tra ciò che è scientificamente necessario per raggiungere gli obiettivi di zero net e ciò che è politicamente fattibile. Con le altre crisi concomitanti, i governi tendono a mettere queste esigenze in secondo piano, pertanto il rischio è che gli oneri sugli ecosistemi naturali aumenteranno notevolmente, in quanto ancora estremamente sottovalutati sul piano dell’economia globale e della salute del pianeta.

Global Risks Report 2023 – Top 10 Rischi a 2 anni

  1. Costo della vita
  2. Disastri ambientali e eventi metereologici estremi
  3. Contrapposizione geoeconomica
  4. Fallimento delle politiche climatiche
  5. Erosione della coesione sociale e polarizzazione sociale
  6. Incidenti e danni ambientali di grave entità
  7. Fallimento dell’adattamento al cambiamento climatico
  8. Diffusione dei cibercrimini e della cibersicurezza
  9. Crisi delle risorse naturali
  10. Migrazione involontaria su larga scala

Global Risks Report 2023 – Top 10 Rischi a 10 anni

  1. Fallimento delle politiche climatiche
  2. Fallimento dell’adattamento al cambiamento climatico
  3. Disastri ambientali e eventi metereologici estremi
  4. Perdita di biodiversità e collasso dell’ecosistema
  5. Migrazione involontaria su larga scala
  6. Crisi delle risorse naturali
  7. Erosione della coesione sociale e polarizzazione sociale
  8. Diffusione dei cibercrimini e della cibersicurezza
  9. Contrapposizione geoeconomica
  10. Incidenti e danni ambientali di grave entità

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