Il farmaco anti-covid sviluppato in Ticino è stato approvato dagli Stati Uniti

Claudia Mustillo

27/05/2021

27/05/2021 - 16:28

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Una grande svolta per la cura al Coronavirus arriva proprio in queste ore: approvato anche dalle autorità americane l’utilizzo di Sotrovimab, il farmaco sviluppato nel laboratorio Humbas di Bellinzona.

Una grande svolta per la cura al Coronavirus arriva proprio in queste ore. Dopo l’Europa il via libera all’utilizzo dell’anticorpo monoclonale VIR-7831 contro la Covid - vista la situazione emergenziale - arriva anche dalle autorità americane.

Mentre il vaccino ha come obiettivo la riduzione dei casi di contagio e di infezione, il nuovo farmaco invece è utile per trattare coloro che si sono ammalati con il nuovo Coronavirus evitando così un peggioramento della malattia e il rischio di ospedalizzazione.

L’annuncio delle aziende GSK e Vir

Ad annunciarlo le due aziende GSK e Vir Biotechnology. Nel comunicato ufficiale queste spiegano come il farmaco avrebbe dimostrato un’efficacia dell’85% nel prevenire l’ospedalizzazione dei pazienti.

In particolare nel comunicato diffuso dalle aziende si legge come:

  • Il trattamento con Sotrovimab ha determinato una riduzione dell’85% del rischio di ospedalizzazione o morte nei pazienti ambulatoriali adulti ad alto rischio rispetto al placebo, sulla base dei risultati ad interim dello studio di fase 3 COMET-ICE.
  • I dati in vitro indicano che Sotrovimab mantiene l’attività contro tutte le varianti note, inclusa la variante dall’India.
  • Sotrovimab sarà disponibile per i pazienti con diagnosi di COVID-19 negli Stati Uniti nelle prossime settimane.
  • Le discussioni con le autorità di regolamentazione globali in merito alle autorizzazioni in altri paesi continueranno.

Il farmaco è stato sviluppato in Ticino

Sotrovimab è stato scoperto nel laboratorio Humbas a Bellinzona per curare i pazienti affetti dal Coronavirus. Ai microfoni di Radio 3l, Filippo Riva, direttore del laboratorio spiega:

Questa autorizzazione da parte delle autorità americane è un passo importante, che arriva dopo una prima opinione favorevole da parte dell’autorità europea (Ema). Questo passo permetterà a diversi Stati di comperare l’anticorpo e metterlo a disposizione degli ospedali e dunque dei pazienti.

"Si tratta di un tassello importante", questo perché il farmaco può essere utilizzato nelle fasi iniziali della malattia, quando si hanno i primi sintomi ma non si è ancora ospedalizzati.

L’utilizzo del farmaco in Svizzera?

La terapia può essere utilizzata da subito, visto che ha già ricevuto ben due via libera. Adesso si aspetta l’ok anche dei singoli Stati europei.

Ci sono delle discussioni in corso anche con il Governo svizzero, ma al momento non ci sono novità. Lo stesso Presidente del laboratorio di Bellinzona Filippo Riva, si augura che ben presto si possa arrivare a un accordo tra azienda e governo svizzero.

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