Svizzera, in arrivo anticorpi monoclonali per combattere il nuovo Coronavirus

Claudia Mustillo

20 Aprile 2021 - 13:32

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Dopo la conclusione del contratto con la Roche Pharma (Suisse) si potrà accedere al trattamento con anticorpi monoclonali, ma solo in alcuni casi.

Le vie per combattere la Covid-19 sono tantissime e non si arrestano, così oltre ai vaccini si cercano altri medicamenti per contrastare la diffusione del virus e l’aggravarsi delle condizioni dei pazienti colpiti da questo. Dopo la notizia della scorsa settimana che annunciava l’arrivo di 8 milioni di dosi di vaccino, dei due omologati nella confederazione (Moderna e Pfizer - BioNTech), da aprile alla fine di luglio, oggi si torna a parlare di lotta al Coronavirus per l’arrivo degli anticorpi monoclonali a partire da maggio 2021.

È stato concluso un contratto con l’azienda Roche Pharma (Suisse) per l’acquisto, da parte della Confederazione, di anticorpi monoclonali, medicamenti che si sono dimostrati promettenti nella lotta alla Covid-19. Le prime consegne, si legge nel comunicato diffuso dall’Ufficio Federale della sanità pubblica, sono previste per maggio 2021. Si tratta di 3 mila dosi di combinazione di casirivimab e imdevimab. Per il momento la Confederazione sosterrà i relativi costi fino a quando questi non saranno rimborsati dall’assicurazione. Il primo gruppo target che potrà accedere al trattamento con gli anticorpi monoclonali è formato da pazienti a rischio.

La terapia con gli anticorpi monoclonali può essere prescritta in via eccezionale

Gli anticorpi monoclonali non sono ancora stati omologati in Svizzera, ma possono essere prescritti a titolo eccezionale. Al momento lo stesso avviene anche in Italia, dove il Comitato Tecnico Scientifico ha dato parere positivo all’utilizzo degli anticorpi sebbene i dati ancora non permettano di analizzare fino in fondo i rischi e i benefici della terapia. Questa è quindi concessa in via straordinaria ed eccezionale per i pazienti non ospedalizzati che pur avendo una malattia lieve rischiano di sviluppare una forma grave della COVID-19. A febbraio scorso, l’uso sperimentale su pazienti ad alto rischio di tre anticorpi monoclonali contro la COVID-19 era stato approvato come procedura d’urgenza dall’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), così come si era già mossa negli Stati Uniti la Food and Drug Administration.

Cosa sono gli anticorpi monoclonali?

Gli anticorpi monoclonali sono anticorpi clonati in coltura che vengono iniettati per via endovenosa al paziente allo scopo di neutralizzare il virus. Gli studi clinici sviluppati da Regeneron in collaborazione con Roche mostrano che questi trattamenti offrono una protezione efficace contro le forme gravi della malattia.

Viene spiegato nel comunicato diffuso dall’Ufficio federale della sanità pubblica.

Si attende il via libera dell’EMA per il vaccino Johnson & Johnson

Intanto è atteso per il pomeriggio di oggi il verdetto dell’EMA (Agenzia Europea per i medicinali) sulla somministrazione del vaccino Johnson & Johnson. Il vaccino era stato sospeso a seguito dello sviluppo di rari e particolari coaguli di sangue su 6 donne – su oltre 6,8 milioni di dosi somministrate - a poche settimane di distanza dalla somministrazione del vaccino, negli USA. Il via libera di Johnson & Johnson è molto atteso in Francia, dove la campagna vaccinale punta sul monodose J&J.

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