Lugano, arriva la EXPO#7: la mostra itinerante dal 14 al 21 settembre

Redattore

14/09/2023

14/09/2023 - 06:15

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Tutto è pronto per la nuova edizione della mostra itinerante, che presenta tre allestimenti indipendenti e diverse novità per dare un senso di identità nazionale e favorire il confronto generazionale in Svizzera.

Lugano, arriva la EXPO#7: la mostra itinerante dal 14 al 21 settembre

Torna a Lugano la mostra itinerante EXPO#7 con diverse novità. L’iniziativa nasce per festeggiare i 175 anni della Costituzione federale ed è organizzata dall’associazione NEXPO con due obiettivi principali: favorire il dialogo tra le generazioni e dare il senso dell’identità nazionale elvetica. Quali sono le novità della nuova edizione che si terrà tra il 14 e il 21 settembre?

EXPO#7, la mostra itinerante

La mostra itinerante organizzata dall’associazione fondata dalle 10 città svizzere più grandi avrà tre sezioni per raccontare la Svizzera di ieri e per immaginare quella del futuro.
La prima sezione avrà dei pannelli e dei video con il meglio delle sei edizioni precedenti della EXPO#, con la possibilità di seguirne la storia e il percorso negli anni.
La seconda parte è dedicata alle novità, con l’avvio dei nuovi progetti Svizra27, Muntagna e X27. Le iniziative daranno il via alla prossima esposizione nazionale. Infine, la terza sezione immagina il futuro con Nexplorer Live. Gli utenti saranno invitati a indicare sulla croce elvetica i valori che li rappresentano per portarli verso il futuro.
La mostra itinerante parte da Lugano, dopo l’inaugurazione a luglio 2023 nella Piazza federale di Berna.

La presentazione ufficiale

Alle 17 del 14 settembre l’associazione NEXPO ha organizzato una conferenza stampa con diretta streaming su YouTube. Durante la manifestazione interverranno:
Michele Foletti, Sindaco di Lugano;
Filippo Lombardi, Municipale di Lugano e Vicepresidente di NEXPO;
Raffaele De Rosa, Presidente del Consiglio di Stato;
Bernardino Regazzoni, già Ambasciatore di Svizzera;
Prof. Giorgio Grasso, Università degli Studi dell’Insubria;
Prof. Giovanni Barone Adesi, Università della Svizzera Italiana.

Argomenti

# Lugano

Iscriviti alla newsletter