Svizzeri (e tedeschi) impazziti per l’agroalimentare italiano: ne acquistiamo più di tutti

Matteo Casari

8 Marzo 2023 - 17:45

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Negli ultimi 22 anni, i prodotti italiani del settore hanno visto le esportazioni crescere del 300%.

Svizzeri (e tedeschi) impazziti per l'agroalimentare italiano: ne acquistiamo più di tutti

Le esportazioni di prodotti agroalimentari made in Italy sono in crescita. E in Svizzera, ogni cittadino ne acquista più di tutti. «Nemmeno la pandemia e il conflitto bellico in Ucraina potrebbero rallentare questo trend che oggi viaggia sull’ordine del +300% dal 2000 al 2022» ha sottolineato il presidente di Federalimentare Paolo Mascarino durante la presentazione di Cibus Connecting nel quartiere fieristico di Parma, con 1.000 marchi esposti e 1.300 top buyer da 90 Paesi.

L’innovazione è la chiave per il settore alimentare

Come riporta Ansa, una delle soluzioni per far crescere ancora di più l’industria alimentare italiana secondo gli esperti è l’innovazione. Ma guai a parlare di farina di grilli o di cibo sintetico.

Le esportazioni dall’Italia rappresentano un fattore chiave per lo sviluppo del settore. «I più alti numeri di spesa pro capite per le produzioni agroalimentari made in Italy si registrano in Svizzera, Austria e Germania. In un anno un cittadino svizzero spende 177 euro per mettere in tavola cibo italiano.
In Austria la spesa pro capite si attesta sui 128 euro, mentre negli Usa la spesa pro capite è equivalente a 14 euro e in Cina 0,2 euro
» ha spiegato Cellie.
Il vero nemico è l’agropirateria che propone prodotti dichiarati falsamente made-in-Italy.

Contatti diretti tra distribuzione e ristorazione

Il Salone Internazionale dell’Alimentazione delle Fiere di Parma definisce una piattaforma espositiva unica con Tuttofood alla Fiera di Milano, ma ha anche l’ambizione di riunire esperienze di produzione e innovazione nella trasformazione, nell’industria e nella distribuzione alimentare.

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