Quante e quali armi ha esportato la Svizzera nel 2022? La classifica dei Paesi acquirenti (tra i quali manca l’Ucraina)

Redazione

07/03/2023

07/03/2023 - 10:50

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Cresce di quasi il 30% l’esportazione di materiale bellico nel 2022.

Quante e quali armi ha esportato la Svizzera nel 2022? La classifica dei Paesi acquirenti (tra i quali manca l'Ucraina)

Cresce l’esportazione svizzera di materiale bellico. Nel 2022 le imprese produttrici nel nostro Paese hanno esportato prodotti bellici in 60 Paesi per un totale di 955 milioni di franchi, con un aumento di circa il 29% rispetto all’anno precedente.
Una quota che globalmente rappresenta un quarto di punto percentuale di tutte le esportazioni effettuare dall’economia svizzera.

La forza del Made in Swiss

Il 2022 è stato un anno positivo per le esportazioni svizzere in generale, includendo metalli preziosi, pietre preziose e semipreziose, oggetti d’arte e d’antiquariato. L’intero valore delle esportazioni è cresciuto di circa il 10% rispetto all’anno precedente. Se entriamo nel dettaglio e prendiamo in esame la quota delle esportazioni di materiale bellico, scopriamo che queste hanno registrato un aumento rispetto al 2021 (+212,2 mio., +29 %), attestandosi a 955 milioni di franchi (2021: 742,8 mio.).

Il primo cliente? Il Qatar

Nella classifica dei cinque maggiori acquirenti spicca al primo posto il Qatar, che ha ricevuto materiale per un valore di 213,4 milioni di franchi, seguito dalla Danimarca con 136,2 milioni, dalla Germania con 131,7 milioni, dall’Arabia Saudita con 111,1 milioni, e dagli Stati Uniti con 61,5 milioni.
Se consideriamo più in generale le aree continentali, le esportazioni belliche della Svizzera verso l’Europa rappresentano il 50,4 % del totale (2021: 65,0 %), quelle verso l’Asia il 36,1 % (10,9 %), verso l’America il 7,1 % (13,3 %), verso l’Africa il 4,0 % (9,6 %) e verso l’Australia il 2,4 % (1,2 %).

Cosa esportiamo?

Le compravendite di maggiore entità sono state quelle per i sistemi di difesa antiaerea in Qatar (194,3 mio.) e di veicoli blindati ruotati in Danimarca (130,3 mio.), oltre alla fornitura di pezzi di ricambio per sistemi di difesa antiaerea in Arabia Saudita (65,1 mio.) e di vari tipi di munizioni e componenti in Germania (52,2 mio.), nonché l’esportazione di veicoli blindati ruotati in Botswana (33,3 mio.).
Più in generale, nel 2022 le esportazioni sono state così distribuite: 26,5% veicoli corazzati (cat. KM 6), 24,8 % munizioni e rispettivi componenti (cat. KM 3), 18,2 % armi di ogni calibro (cat. KM 2), 16,8 % materiale per la direzione del tiro (cat. KM 5), 5,4 % armi di piccolo calibro (cat. KM 1) e 4,8 %componenti di aerei da combattimento (cat. KM 10). Il restante 3,5% è suddiviso fra altre categorie.

Quante armi in Ucraina?

Dall’annessione russa della Crimea nel 2014 la Svizzera ha applicato il diritto di neutralità alle relazioni con la Russia e l’Ucraina. Questo approccio è rimasto invariato anche in seguito all’aggressione militare russa del 2022. La Svizzera non può quindi autorizzare le richieste di trasferimento di materiale bellico di provenienza elvetica all’Ucraina finché questo Paese è coinvolto in un conflitto armato internazionale. Anche i criteri di autorizzazione stabiliti nella legge federale sul materiale bellico, inaspriti dal Parlamento nel 2021, escludono la fornitura di materiale bellico a Paesi coinvolti in un conflitto armato internazionale.

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