Credit Suisse, niente indulgenza: gli azionisti confermano la piena responsabilità dei vertici nel 2020

Sara Bracchetti

29/04/2022

29/04/2022 - 17:35

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Respinto il discarico, così come le due proposte di Ethos Foundation per un’inchiesta sui fondi di finanziamento Greensill e nuove strategie di comunicazione sul cambiamento climatico.

Credit Suisse, niente indulgenza: gli azionisti confermano la piena responsabilità dei vertici nel 2020

Gli azionisti di Credit Suisse riuniti in assemblea generale a distanza, oggi, hanno detto "no" al discarico al consiglio di amministrazione e alla direzione per l’anno 2020, iniziato con le dimissioni dell’amministratore delegato Tidjane Thiam. La richiesta del Consiglio di amministrazione è stata respinta dal 59,95% dei voti espressi.

La composizione del consiglio

Per il resto, hanno approvato tutte le proposte. Con una maggioranza del 95,31% hanno eletto Axel P. Lehmann presidente del consiglio per un mandato fino alla fine della prossima assemblea generale. Hanno inoltre eletto Mirko Bianchi, Keyu Jin e Amanda Norton come membri non esecutivi e confermato tutti gli altri attuali membri che si erano candidati per la rielezione.

Lehmann: «Ricostruiremo la fiducia»

«Insieme ai membri del Consiglio neoeletti e rieletti, sono profondamente impegnato a continuare a rafforzare il Credit Suisse e a ricostruire la fiducia che i nostri stakeholder meritano - ha dichiarato Lehmann - Siamo chiari su cosa Credit Suisse deve rappresentare: una forte focalizzazione sul cliente, la giusta cultura del rischio e della cultura per creare valore duraturo per i nostri azionisti, clienti, dipendenti e autorità di regolamentazione. Sono convinto che siamo sulla strada giusta».

Gli altri volti che contano

A seguito di Lehmann, Christian Gellerstad è stato nominato vicepresidente e Lead independent director nonché presidente del comitato per la Remunerazione. Mirko Bianchi ha poi ricevuto il 97,78% dei voti, Keyu Jin il 94,50% e Amanda Norton il 97,78%. Quest’ultima entrerà a far parte del consiglio il prossimo luglio; con Shan Li sarà membro del comitato per la Remunerazione. Iris Bohnet, Christian Gellerstad e Michael Klein sono stati invece rieletti.

Ok al discarico, ma per il 2021

Con il 77,51% dei voti rappresentati, il discarico è stato invece concesso al consiglio e al comitato esecutivo per l’esercizio 2021, con l’eccezione della questione dei fondi di finanziamento della catena di approvvigionamento, nota come vicenda (Greensill). Quanto all’esercizio 2020, che avrebbe escluso anche il discarico in relazione alla questione Greensill, niente da fare: proposta respinta con il 59,95% dei voti. Il Consiglio prenderà atto e rifletterà sul feedback degli azionisti, valutando eventuali ulteriori passi.

Petrolio, gas, carbone: non se ne parla

Respinte in toto anche le due proposte avanzate da Ethos Foundation e altri azionisti, sulle quali il consiglio aveva raccomandato opposizione. Non vi sarà dunque nessun audit speciale su Greensill e Suisse Secrets, riguardi a una importante evasione fiscale smascherata dall’inchiesta SwissLeaks - contrario l’88,55% dei presenti - né una nuova strategia di comunicazione sul cambiamento climatico di Credit Suisse. L’obiettivo specifico della proposta era l’allineamento, la divulgazione e la rendicontazione in relazione ai settori del petrolio, del gas e del carbone: no dal 77,21% dei voti rappresentati.

Sì all’aumento di capitale autorizzato

Con la maggioranza del 88,73%, gli azionisti hanno approvato l’aumento di capitale autorizzato destinato al servizio del dividendo opzionale del 2016. In seguito all’approvazione degli azionisti, il capitale autorizzato riservato per il dividendo in azioni o scrip dividend sarà aumentato da un milione e 150.944,04 franchi (pari a 28.773.601 di azioni nominative) a 5.200.000 franchi (pari a 130.000.000 di azioni nominative) e l’articolo 27 degli statuti verrà emendato di conseguenza.

Spazio a future acquisizioni

Inoltre, con la maggioranza del 87,07%, gli azionisti hanno approvato un ulteriore aumento di capitale autorizzato destinato a future acquisizioni, dagli attuali 4 milioni di franchi (100 milioni di azioni nominative) a un massimo di 5.200.000 franchi (130.000.000 di azioni nominative). Dopo l’approvazione di entrambi gli aumenti di capitale, il capitale autorizzato totale sarà attestato a 10.400.000 (pari a 260.000.000 di azioni).

Elezioni nel consiglio di amministrazione

Il presidente Urs Rohner e gli attuali membri del consiglio di amministrazione disponibili alla rielezione sono stati confermati per un altro anno. Alexander Gut e Joaquin J. Ribeiro sono stati nominati nuovi membri.

Alexander Gut

Alexander Gut è esperto contabile diplomato in Svizzera e ha conseguito un dottorato in Economia aziendale presso l’università di Zurigo. Dal 1991 al 2007 ha operato presso Kpmg Zurigo e Londra nonché presso Ernst & Young Zurigo come revisore per le banche e consulente per le transazioni nel settore dei servizi finanziari. Nel 2005, è stato promosso nel comitato direttivo di Kpmg in Svizzera con la responsabilità delle attività di revisione nel settore dei servizi finanziari. Dal 2007 è managing partner di Gut Corporate Finance, una società indipendente di consulenza nell’ambito del finanziamento d’impresa. Alexander Gut è membro non esecutivo del consiglio di amministrazione e presidente di comitato presso Adecco e LafargeHolcim, nonché membro non esecutivo del consiglio di amministrazione di Sihag, Swiss Industrial Holding.

Joaquin J. Ribeiro

Joaquin J. Ribeiro ha ottenuto la qualifica di certified public accountant negli Stati Uniti; ha conseguito un mba in finanza presso la New York University e un business executive certificate presso la Columbia Business School. Joaquin J. Ribeiro è vice chairman di Deloitte llp (Usa) e presiede l’attività globale di Deloitte nel settore dei servizi finanziari. Ha mantenuto queste funzioni di leadership fino al pensionamento il 15 aprile 2016. Vanta quasi quarant’anni di attività con la clientela nell’ambito dei servizi finanziari negli Stati Uniti e a livello internazionale, e ha svolto un ruolo di primo piano nella gestione mondiale di Gfsi, business chiave di Deloitte, inclusa la direzione delle attività Gfsi in Asia dal 1997 al 2003 e negli Stati Uniti dal 2003 al 2007.

Sebastian Thrun

Sebastian Thrun, entrato a far parte del Consiglio di amministrazione nel 2014, è stato nominato come Senior Advisor di Credit Suisse Labs, la nuova azienda di innovazione fintech con sede nella Silicon Valley. Non è pertanto candidato alla rielezione nel consiglio di amministrazione di Credit Suisse Group.

Rielezione del Compensation Committee

L’assemblea generale ha designato nuovamente Iris Bohnet, Andreas N. Koopmann, Jean Lanier e Kai S. Nargolwala quali membri del Compensation Committee per il mandato di un anno. Il Compensation Committee verrà presieduto da Jean Lanier.

Approvazione delle retribuzioni

La proposta di approvare l’importo complessivo massimo di 12 milioni di franchi per le remunerazioni del consiglio di amministrazione in relazione al periodo fino all’assemblea generale ordinaria 2017 è stata accolta dall’assemblea generale con il 83,26% dei voti. Inoltre, la proposta di approvare l’importo complessivo di 34,58 milioni di franchi per la parte variabile di breve periodo delle remunerazioni del consiglio direttivo, in relazione all’esercizio 2015, è stata accolta con l’81,48% dei voti. L’assemblea generale ha accolto anche la proposta di approvare un importo massimo di 33 milioni per gli elementi di retribuzione fissi del consiglio direttivo, in relazione al periodo fino all’assemblea generale ordinaria 2017, con il 85,05% dei voti, come pure è stato approvato l’importo massimo di 49 milioni di franchi riguardante gli elementi di retribuzione variabili di lungo periodo dell’anno finanziario 2016 con la maggioranza del 82,95% dei voti.

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