Covid: in Ticino diminuiscono contagi e ricoveri

Chiara De Carli

28/12/2022

28/12/2022 - 14:00

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Nelle case anziani i casi sono in aumento, ma aumenta anche il numero di ospiti guariti.

Covid: in Ticino diminuiscono contagi e ricoveri

Situazione epidemiologica in miglioramento quella del Covid in Ticino. Dal bollettino diffuso settimanale diffuso dall’Ufficio del medico cantonale emerge che negli ultimi sette giorni sono stati registrati 721 nuovi casi, a fronte dei 1’052 della settimana precedente. In calo anche i ricoverati del 23%: 113 rispetto ai 147 di una settimana fa, di cui 7 in terapia intensiva (mercoledì scorso erano 6). Nell’ultima settimana sono stati contati 7 decessi.
“Il numero di nuovi casi è in chiara diminuzione rispetto alla settimana (-31%) – scrive l’Ufficio del medico cantonale - . Questo apparentemente miglioramento della situazione potrebbe tuttavia essere influenzato da una diminuita propensione a effettuare un test”.

Situazione nelle case anziani

Nelle case anziani ticinesi i casi invece sono in aumento. Nella settimana tra il 19 e il 25 dicembre sono stati segnalati 65 nuovi casi, contro i 55 di sette giorni prima. Sale anche il numero di strutture interessate di 4 unità, portato il numero complessivo a 20 su un totale di 69. La buona notizia è che nessun residente è stato ospedalizzato e che non è stato registrato alcun decesso per via del Covid. Complessivamente, il numero di decessi rimane fermo a 429.
Cresce il numero di anziani guariti, 46 in più rispetto alla settimana precedente.

Le raccomandazioni

L’Ufficio del medico cantonale raccomanda infine di continuare ad osservare le misure base di protezione (igiene delle mani, distanza, arieggiamento dei locali). Si invita ad indossare la mascherina negli spazi chiusi, trasporti pubblici e nei luoghi affollati a tutela della propria salute e a protezione della popolazione più vulnerabile. Le persone fragili sono ancora invitate a sottoporsi al test in caso di sintomi.
La vaccinazione di richiamo offre sempre una buona protezione contro le forme più gravi della malattia e per questo è caldamente raccomandata alle persone più vulnerabili, di cui fanno parte anche le persone di più di 80 anni che hanno ricevuto una dose di richiamo durante i mesi estivi.

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