Cassa malati, quanto mi costi. In arrivo una stangata nel 2023

Chiara De Carli

12 Aprile 2022 - 15:23

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Sembravano solo indiscrezioni, ma oggi Berna ha dato la conferma. L’anno prossimo i premi della cassa malati sono destinati a salire. Di quanto però ancora non si sa.

Cassa malati, quanto mi costi. In arrivo una stangata nel 2023

L’avevano preannunciato e tanti speravano fossero solo dicerie. Invece oggi le indiscrezioni hanno trovato riscontro nelle parole di Thomas Christen, vice direttore dell’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), nel corso della conferenza stampa svoltasi nella giornata di oggi: i premi delle casse malati nel 2023 aumenteranno.

Aumenti, ma di quanto?

Nel 2023 è previsto un aumento - ha spiegato - ma di quanto ancora non si sa. In gioco vi sono diversi fattori a influenzare i premi dell’anno prossimo che non possono essere ancora quantificati.
Già alla fine dello scorso gennaio, Santésuisse aveva dato notizia circa i possibili rincari dovuti a maggiori costi dell’assicurazione di base. Per il 2021 l’incremento dei costi era stato del 5,1% per persona assicurata, il maggior aumento da 9 anni a questa parte.

Come funziona il sistema

Se la crescita dei costi è minima o nulla, i premi salgono meno bruscamente o addirittura diminuiscono. Nel 2022, l’aumento è stato praticamente nullo, anzi. I premi sono diminuiti in media dello 0,2% rispetto all’anno precedente, per via della pandemia: operazioni urgenti e ricoveri erano stati rimandati.

Impennata dei costi sanitari

Nel 2021 hanno registrato un’impennata i costi sanitari. Christen ha fatto riferimento a un "effetto di recupero", da ricondursi al rinvio dei trattamenti a causa del Coronavirus. Stando agli esperti, per l’anno in corso, si assisterà a un deciso incremento dei costi sanitari.
«Dobbiamo fare tutto il possibile per frenare una simile evoluzione», ha dichiarato Christen. La Confederazione ritiene siano necessarie misure per ridurre l’impatto dei costi sulla popolazione. Un intervento già sostenuto anni fa, riscuotendo un certo successo. Per questa ragione è in fase di attuazione un primo pacchetto di contenimento dei costi, il secondo è in discussione al parlamento. Per la seconda metà dell’anno è prevista la presentazione di un terzo.

Obiettivi di costo

Settimana scorsa la commissione parlamentare del Nazionale ha fatto sapere di non voler fissare nella legge obiettivi di costo poiché il timore è una possibile riduzione delle prestazioni per gli assicurati. Una risposta arrivata nell’ambito del controprogetto indiretto delineato dal Consiglio federale all’iniziativa del Centro volta al contenimento dei costi che non ha fatto breccia nella pertinente commissione incaricata di esaminarlo.

Preoccupazione non condivisa

Una preoccupazione non condivisa da Christen, secondo cui «gli obiettivi di costo non metterebbero in pericolo le cure». Stando al Consiglio federale anche se i costi dovessero essere superati, non significherebbe l’immediata sospensione di determinate cure.
Christen si è anche appellato alla responsabilità individuale: «I pazienti dovrebbero fare solo ciò che è veramente necessario» anche in virtù delle liste di interventi coperti che i prestatori di servizi sono obbligati a stilare. Ad ogni modo, la Confederazione non intende rimanere a guardare. In particolare, saranno rivisti i prezzi di laboratorio e Christen infine ha annunciato tagli in questo settore nell’anno in corso.

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