Borsa svizzera apre cauta. I falchi della Fed non fanno volare i listini

Chiara De Carli

11/08/2023

11/08/2023 - 09:26

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In assenza di impulsi interni e dall’Asia, gli investitori svizzeri dovranno guardare altrove per trovare una direzione comune.

Borsa svizzera apre cauta. I falchi della Fed non fanno volare i listini

Nell’ultimo giorno della settimana, il mercato azionario svizzero dovrebbe essere più debole, dicono le analisi di pre mercato. Lo slancio che i dati sull’inflazione degli Stati Uniti avuto alla vigilia, si è di fatto esaurito. Oltreoceano le borse hanno infatti chiuso sul filo della parità, perché ieri a San Francisco, il presidente regionale della Federal Reserve ha dichiarato che ora "ha più lavoro da fare". Gli investitori hanno percepito il tono da falco, nonostante non sia chiaro se i tassi di interesse saranno ancora rialzati nella riunione di settembre. Inoltre, l’aumento dei rendimenti obbligazionari - dopo i dati sull’inflazione - ha contribuito a togliere slancio alle azioni.
In Svizzera, oggi, non sono attesi particolari dati, ecco perché gli investitori tenteranno di guardare altrove. Negli Usa, nel pomeriggio, sono attesi i dati sulla produzione. Si spera possano fornire ulteriori informazioni sull’andamento dell’inflazione.

Borsa Svizzera

La piazza di Zurigo apre cauta: poco dopo le 9, lo SMI è in ribasso dello 0.19% a 11.129,00, lo SPI dello 0,20%, a 14’697.03 punti.

Borse europee

In Europa, il sentiment è negativo. Il FTSE MIB, dopo gli ampi guadagni di ieri, sta perdendo lo 0,46%, il DAX lo 0,43%, il CAC 40 lo 0,60%. A Londra, il FTSE 100 apre contratto, giù dello 0,60%, dopo la notizia di una crescita contenuta del Pil allo 0,2%.

Wall Street

Dagli Stati Uniti arrivano impulsi piuttosto prudenti, a seguito dei dati sull’inflazione. Il Dow Jones ha concluso gli scambi in rialzo dello 0,15%, l’S&P500 piatto allo 0,03% e il Nasdaq a 0,12%.

Borse asiatiche

In Asia, la borsa di Tokyo è rimasta chiusa per festività.
In Cina, l’andamento è stato ribassista I mercati cinesi sono costretti a valutare le conseguenze del nuovo decreto del presidente degli Usa Joe Biden che limita gli investimenti statunitensi in Cina, e contemporaneamente della sofferenza del mercato immobiliare.
A Shanghai, l’indice China A50 conclude in rosso, lasciando sul terreno il -2,13%, lo Shenzhen l’1,96%. Nella vicina Hong Kong, l’Hang Seng ha perso l’1%
In Australia, l’S&P/ASX 200 ha chiuso contratto allo 0,23%, a seguito del discorso tenuto dal governatore della banca centrale Philip Lowe che ha detto che il del picco dell’inflazione è stato raggiunto.

Gas e petrolio

Scende il prezzo del greggio, con i futures Brent in consegna a ottobre che si attestano a 86,11 dollari al barile (-0,32%), i futures WTI di settembre sono a quota 82,59 dollari al barile (-0,30%).
In leggera salita il prezzo del gas, i futures settembre ad Amsterdam sono scambiati a 37.405 euro/megawattora (+0,94%).

Mercato valutario

Sul fronte del mercato valutario: USD/CHF a 0,8770 franchi, EUR/USD a 1,0990 dollari, USD/RUB a 97,7355 rubli. EUR/CHF a 0,9639 franchi, CHF/JPY a 164,94 yen, CHF/RUB 111,45 rubli.

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