Scarseggiano gli antibiotici. L’UFAE libera le scorte

Chiara De Carli

17/02/2023

17/02/2023 - 13:56

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L’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico (UFAE) ha sbloccato le scorte di antibiotici orali.

Scarseggiano gli antibiotici. L'UFAE libera le scorte

Dopo aver ricevuto segnalazioni di interruzioni delle forniture per 25 antibiotici, 20 dei quali a somministrazione orale, l’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico (UFAE) di liberare le scorte di antibiotici per aumentare la disponibilità sul mercato. La scarsità la si deve a una condizione già precaria causata dalle lobby del farmaco, dalla pandemia di Covid 19 e da una prolungata ondata di infezioni.

Possibili lacune di approvvigionamento

A causa di riassortimenti e ritiri dal mercato, negli ultimi anni la situazione si è complicata ulteriormente. In Svizzera, la situazione è ancor più complicata perché i principali fornitori di antibiotici orali si riforniscono da un unico produttore europeo che, però, registra attualmente problemi a livello di capacità. E i singoli Paesi ora si trovano a dover far fronte a una quantità limitata di antibiotici.
Già dal 1° novembre 2019, la liberazione obbligatoria di scorte di antiinfettivi si applica alle forme di somministrazione per iniezione o infusione. Con la modifica dell’ordinanza, a partire dal 1° marzo 2023 potranno essere immesse sul mercato anche maggiori quantità di antibiotici con somministrazione orale, come compresse e capsule.

Scarsità a livello mondiale

Anche in caso di miglioramento della situazione dell’approvvigionamento il mercato rimane comunque scarsamente rifornito. Nell’eventualità di un aumento della domanda a lungo termine e a livello globale, non si può escludere che i colli di bottiglia nell’offerta determinino una penuria della fornitura nonostante la liberazione delle scorte obbligatorie.
La penuria mondiale di antibiotici è uno dei motivi per cui, dall’inizio di febbraio, l’AEP ha classificato come problematica la situazione relativa all’approvvigionamento di farmaci. A tal proposito, una «Taskforce per il collo di bottiglia dei farmaci», riunitasi sotto la guida del Delegato all’AEP Kurt Rohrbach per elaborare misure a breve termine, ne sta vagliando alcune da attuare con rapidità ed efficacia immediata.

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