Via libera al certificato COVID svizzero, tutto quello che bisogna sapere

Gabriele Stentella

9 Luglio 2021 - 08:24

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L’Unione Europa ha finalmente dato il definitivo via libera al certificato COVID rilasciato dalle autorità svizzere, come funzionerà?

Da oggi il certificato COVID svizzero è valido in tutti i paesi membri dell’Unione Europea, con l’aggiunta di due paesi extra-UE quali Norvegia e Islanda. Allo stesso modo in Svizzera ha validità il certificato COVID rilasciato dalle autorità dei paesi membri.

Il riconoscimento reciproco dei certificati COVID permetterà sia ai cittadini comunitari quanto ai cittadini svizzeri la completa libertà di viaggiare all’interno della Svizzera o dell’Unione Europea in assoluta sicurezza durante l’estate.

Ma come funziona nel dettaglio il certificato COVID svizzero? Cosa garantisce a chi ne entra in possesso? Esistono alcune restrizioni o raccomandazioni relative agli spostamenti? Chiariremo ogni aspetto nei successivi paragrafi.

Certificato COVID svizzero: cosa contiene e come utilizzarlo

Questo documento contiene al suo interno i dati personali dell’individuo che lo possiede, quali:

  • Nome e cognome;
  • Data e luogo di nascita;
  • Dati relativi alla vaccinazione;
  • Dati relativi all’eventuale guarigione dalla COVID-19;
  • Esito negativo di un test antigenico rapido o test Pcr;

Nel nostro paese sono già circa 3,5 milioni gli individui vaccinati che hanno già ricevuto il certificato COVID, mentre coloro che lo hanno ricevuto a seguito della guarigione sono circa 90.000 individui. Inoltre nel nostro paese è disponibile anche un secondo certificato (valido solo per la Svizzera) che per certi aspetti assicura maggiore privacy all’individuo, dato che non sono presenti i dati relativi la vaccinazione o la guarigione dalla malattia di chi lo possiede. Questo secondo certificato si utilizza per accedere a determinati luoghi (come teatri o cinema) o manifestazioni di natura artistica e culturale (festival).

Il certificato COVID è facile da utilizzare: basta mostrarlo al proprio arrivo alla dogana , i doganieri scannerizzeranno il codice QR presente sul foglio e così facendo entreranno in possesso delle informazioni richieste per lasciar salire sul volo l’individuo che ne è in possesso. Avere questo certificato accorda l’esenzione dalla quarantena e dall’obbligo di sottoporsi al tampone prima della partenza e al proprio arrivo.

Una volta giunti nel paese UE meta delle proprie vacanze, occorre conservare il certificato al fine di poterlo utilizzare per accedere a determinate strutture o attività che lo richiedono. Occorre tenere bene a mente che per esempio molte strutture alberghiere richiedono un certificato COVID o titoli affini.

Si può viaggiare senza certificato COVID? Cosa di rischia?)

Il certificato COVID non rappresenta un titolo di viaggio, ne segue che il suo mancato possesso non impedisce agli individui di prendere un volo per gli stati UE e soggiornarvi.

Tuttavia non disporre di questo documento apre la strada ad alcune regole più rigide, come l’obbligo di sottoporsi al tampone con esito negativo e l’obbligo di quarantena .

In quali paesi non è ancora valido il certificato COVID svizzero?

Al momento né il Grenpass europeo né il certificato COVID svizzero sono riconosciuti negli USA e nel Regno Unito.

Chiunque volesse soggiornare in questi due paesi dovrà quindi presentare un tampone e sottoporsi alla quarantena prevista all’arrivo. Sono tuttavia in corso discussioni tra le autorità svizzere, europee, britanniche e statunitensi per risolvere al più presto questa questione.

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