Lugano: la Lega resiste, Borradori rieletto con ampio margine

Gabriele Stentella

20/04/2021

20/04/2021 - 09:51

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L’esito del voto a Lugano non ha riservato sorprese. La Lega dei Ticinesi si conferma primo partito, e Marco Borradori festeggia la sua rielezione. Bene PPD e la Sinistra, in netto calo il PLR.

Lugano si conferma una città saldamente nelle mani della Lega dei Ticinesi, partito politico che nel corso di questa tornata elettorale ha registrato un complessivo calo di consensi nel Canton Ticino.

Il Sindaco uscente Marco Borradori, forte di quasi 13.000 preferenze, potrà dunque continuare a guidare il più grande centro del Cantone. La peggiore performance la registrano i Liberali Radicali, che pagano a caro prezzo le divisioni interne.

Andiamo a vedere nel dettaglio il risultato della votazione a Lugano e le sue conseguenze sulla politica ticinese.

A Lugano mantenuto lo status quo: boom di preferenze per Borradoni

Mentre nel resto del Canton Ticino non sono mancate sorprese che hanno messo in discussione l’autorevolezza dei sondaggi, a Lugano la sfida per i 7 seggi in Municipio ha mantenuto gli equilibri politici presenti.

La Lega perde poco più del 2% rispetto alle passate elezioni, ma si conferma il primo partito con il 35% dei consensi e mantiene i suoi 3 seggi. Gli elettori hanno premiato l’operato del Sindaco Borradori con 12.942 preferenze a suo nome. Il secondo candidato più votato è stato Michele Foletti, il quale ha ricevuto 10.288 preferenze. Segue il collega di partito Lorenzo Quadri con poco meno di 10.050 voti raccolti.

Incoraggiante anche il risultato del Partito Popolare Democratico, che con Filippo Lombardi cresce dell’1,2% e mantiene il suo unico seggio. Come ricordiamo, il PPD ha registrato performance molto deludenti a Locarno, in cui ha ceduto terreno ai Verdi, e a Mendrisio, città che ha visto crescere il consenso del PLR a discapito dei centristi.

Emorragia di voti per il PLR, recupera invece consensi l’alleanza PS-Verdi

Nonostante abbia mantenuto i due seggi, il Partito Liberale Radicale esce a pezzi da queste elezioni. Il partito scende infatti di ben 7,5 punti percentuali rispetto alle ultime elezioni, non andando oltre il 23,9% . L’avvocatessa Karin Valenzano Rossi , eletta consigliera con 6.462 preferenze in sostituzione di Michele Bertini, non ha negato che il PLR ha davanti a sé molto lavoro da fare per migliorare il rapporto con l’elettorato luganese.

La coalizione di Centro-Sinistra formata da Socialisti, Comunisti e Verdi registra una leggere crescita di consensi, passando dal 16,7% del 2016 all’attuale 17%. La neo consigliera socialista Cristina Zanini Barzaghi, la quale ha collezionato 5.627 voti a suo nome, si dice soddisfatta del risultato elettorale, considerando che a Lugano le liste di Centro-Sinistra non hanno mai trovato terreno fertile negli ultimi anni.

Esprime invece un po’ di delusione il suo collega di coalizione Nicola Schönenberger, il quale avrebbe voluto un’alleanza più ampia per riuscire a raddoppiare la presenza della coalizione in Municipio.

Tra le forze politiche di minor rilievo, quella che ha conseguito il risultato migliore è stata la lista Movimento Ticino&Lavoro, che però non va oltre il 3,4%. Seguono "Più Donne" al 3,1% e Movimento al Socialismo all’1,5%.

Affluenza in calo, anche quella per corrispondenza

Se paragonate al precedente appuntamento elettorale, queste elezioni comunali hanno registrato un lieve calo dell’affluenza. Degli oltre 35.000 aventi diritto, solo poco meno di 18.500 si sono presentati alle urne. Questo si traduce in un’affluenza al 52.5%, in calo di 5 punti percentuali rispetto al 2016.

Anche il voto per corrispondenza è sceso, passando dall’86.7% al 77%.

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