La banca centrale svizzera ha confermato il costo del denaro al -0,75%. Il chairman si è detto preoccupato per l’andamento del tasso di cambio alla luce delle tensioni che stanno attraversando i mercati.
Questa mattina la Swiss National Bank (SNB) ha annunciato di aver confermato il tasso Libor in quota -0,75%. La decisione, correttamente pronosticata dagli analisti, è legata alla “fragile” situazione del tasso di cambio.
Secondo quanto dichiarato nel corso della conferenza stampa dal n.1 dell’istituto elvetico, Thomas Jordan, al momento non ci sono ragioni per cambiare l’impostazione di politica monetaria della SNB.
Il quadro è peggiorato negli ultimi mesi
“Se guardiamo le condizioni attuali, la fragilità dell’outlook relativo i prezzi al consumo, non ci sono ragioni, da un punto di vista della politica monetaria, di cambiare il differenziale dei tassi”.
Anche perché, ha detto il chairman, “la situazione è diventata più fragile negli ultimi mesi” e di conseguenza “esiste il rischio di forti e improvvisi movimenti del tasso di cambio, che finirebbero per alterare le condizioni monetarie”.
Riviste al ribasso le aspettative di inflazione
Jordan si è detto fiducioso sulla capacità della SNB di mantenere il tasso di inflazione sotto controllo nel lungo termine.
Nell’anno corrente la stima sull’andamento dei prezzi al consumo è stata confermata allo 0,9% mentre per quanto riguarda i prossimi due anni è stata rivista al ribasso: per il 2019 il dato passa dallo 0,8 allo 0,5 per cento mentre sul 2020 si registra un calo dall’1,2 all’1 per cento.
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