Scuola: l’UDC ticinese propone alcuni cambiamenti importanti

Gabriele Stentella

20 Maggio 2021 - 14:13

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Alcuni esponenti dell’UDC hanno presentato 5 proposte per riformare le strutture scolastiche del Cantone. Qual è il contenuto di tale iniziativa?

La riforma del sistema scolastico nel Canton Ticino torna a ricoprire un ruolo di primaria importanza all’interno del dibattito politico. Nel 2018 era già stata presentata una proposta per riformare le scuole ticinesi, che però non aveva trovato l’appoggio di alcune forze politiche.

Questa volta ad avanzare nuove proposte per riformare il sistema scolastico del Cantone sono stati alcuni esponenti dell’Unione Democratica di Centro, partito che attualmente rappresenta la quinta forza politica del Ticino. Padre e madri di questa iniziativa sono i consiglieri Sergio Morisoli, Lara Filippini, Edo Pellegrini, Daniele Pinoja, Paolo Pamini, Roberta Soldati e Tiziano Galeazzi.

Ma cosa hanno proposto i consiglieri dell’UDC? Analizziamo nel dettaglio tuti i particolari del loro piano.

Proposta UDC: assunzioni di insegnanti over 50 e decentralizzazione del potere scolastico

La prima proposta dei consiglieri UDC riguarda la possibilità di sgravi per l’assunzione di docenti con più di 50 anni, i quali potrebbero anche beneficiare di una riduzione dell’orario di lavoro pari al 40%. Questa riduzione di orario sarebbe però compensata dall’impiego in altre attività, come per esempio la sorveglianza degli ambienti della scuola in orario extra-scolastico o le attività di tutoraggio. I deputati UDC chiedono inoltre di rivedere i criteri da rispettare per ottenere l’abilitazione all’insegnamento.

La seconda iniziativa ha come oggetto i genitori, ai quali andrebbe riconosciuta una rappresentanza all’interno del consiglio d’istituto. Sul fronte dell’indipendenza delle strutture scolastiche, che è oggetto della terza iniziativa, l’UDC esprime il suo parere favorevole alla decentralizzazione degli istituti. Le scuole avrebbero pertanto maggior potere decisionale in alcuni ambiti e a guidarle dovrebbero essere professionisti non impiegati nell’insegnamento presso gli istituti che andrebbero ad amministrare.

Parlando di budget scolastico, gli esponenti dell’UDC chiariscono che ogni istituto si troverebbe ad avere un budget prestabilito e la possibilità di optare per strutture più piccole.

Libertà agli studenti su Matematica e Tedesco e ridefinizione del concetto di scuola pubblica

La quarta proposta prevede il mantenimento di livelli differenziati nelle materie come Matematica e lingua Tedesca per gli studenti a partire dal secondo biennio delle scuole medie.

In una note gli esponenti dell’UDC precisano inoltre che le autorità cantonali potrebbero disporre l’inserimento di livelli diversificati anche per altre materie.

L’ultima iniziativa mira invece a rivedere la definizione di scuola pubblica, che secondo i promotori di questo disegno andrebbe a includere anche gli istituti privati parificati. Nel complesso l’UDC si schiera a favore dell’inclusione delle realtà economiche all’interno del quadro scolastico, in modo tale da facilitare la connessione tra gli studenti e lo scenario socio-economico del nostro paese.

Bisognerà vedere se queste proposte incontreranno il parere favorevole del Gran Consiglio del Ticino.

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