Le nuove regole per entrare in Svizzera in vigore da oggi

Gabriele Stentella

20/09/2021

21/09/2021 - 09:07

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Da oggi l’ingresso in Svizzera è subordinato alla presentazione del certificato COVID o di un tampone negativo. Vediamo tutti i cambiamenti apportati.

A partire da oggi entrano in vigore le nuove regole per l’ingresso in Svizzera. Come già accennato nella scorsa settimana, solamente chi è in possesso di un certificato che attesti l’avvenuta vaccinazione contro il coronavirus (o l’eventuale guarigione) potrà varcare la frontiera, in alternativa si dovrà presentare un tampone COVID con esito negativo.

Andiamo nel dettaglio a vedere quali sono i punti salienti della nuova normativa, quali soggetti non sono interessati da essa e quali sono le possibili sanzioni per i trasgressori.

Frontiere: cosa mostrare per entrare in Svizzera

Come premesso, l’accesso in Svizzera è vincolato alla vaccinazione o alla presentazione di un eventuale tampone negativo. Questo vale anche per i cittadini svizzeri di ritorno dall’estero.

Pertanto è permesso l’ingresso a tutti i vaccinati che hanno ultimato il ciclo mediante un vaccino:

  • Autorizzato da Swissmedic: Pfizer e Moderna;
  • Autorizzato dall’EMA (agenzia europea di medicinali): Pfizer, Moderna, Johnson&Johnson, AstraZeneca;
  • Iscritto nella lista dell’OMS: sono quindi inclusi anche i vaccini cinesi di Sinovac e Sinopharm;

Se non si è vaccinati ma si è in possesso di una certificazione COVID emessa a seguito della guarigione si è considerati in regola con l’adempimento. In caso contrario, è obbligatorio esibire un tampone negativo. Sono accettati tutti i seguenti test:

  • Test PCR;
  • Test antigenici rapidi;

Non saranno invece accettati i test COVID fai da te. Dopo 4-7 giorni dall’ingresso in Svizzera il soggetto dovrò nuovamente sottoporsi a un test COVID a sue spese. Il risultato deve poi essere comunicato al Cantone di competenza. Inoltre è obbligatorio consegnare alle autorità il modulo Passenger Locator Form compilato con tuti i dati prima dell’ingresso in Svizzera. Il modulo si può scaricare da questo link in forma cartacea o da questo link in forma elettronica.

Sanzioni ed esenzioni del certificato COVID

Se ci si presenta alla frontiera privi del tampone negativo o del certificato di guarigione/vaccinazione, le autorità non impediranno l’accesso in Svizzera. Tuttavia sarà disposta una multa pari a 200 CHF, alla quale potrebbe aggiungersi un’altra sanzione se non ci si sottopone al tampone a pagamento e non si comunica al Cantone il risultato del test. Se il tampone presentato risulta essere positivo, si aprono due possibilità:

  • Se il soggetto è residente in Svizzera non gli sarà negato l’ingresso, ma entro due giorni si deve comunicare la propria positività al Cantone e mettersi in quarantena;
  • Se il soggetto non è residente può essergli negato l’ingresso;

La mancata presentazione del Passenger Locator Form è invece sanzionata con una multa di 100 CHF, nel caso di dichiarazioni mendaci può invece scattare un processo penale ordinario.

Alcuni individui non sono tenuti a presentare alcuna certificazione COVID né a compilare il Passenger Locator Form, tra essi si annoverano:

  • Minori di 16 anni;
  • Frontalieri;
  • Passeggeri in transito temporaneo su territorio svizzero;

Anche gli svizzeri che ritornano dal soggiorno nelle regioni di confine non sono obbligati a presentare alcun tampone o certificazione COVID. Le cose cambiano se i soggetti hanno soggiornato anche in regioni non confinanti con la Svizzera. In questo caso valgono tutti gli obblighi riportati in precedenza.

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