Il perdurare del conflitto in Ucraina spinge i beni rifugio. Franco e oro tra i più richiesti.
Sempre più in alto, sempre più forte. Gli effetti finanziari generati dal conflitto in Ucraina, spingono in avanti la corsa del franco svizzero sull’euro, che oggi ha toccato il suo valore più alto pari a 1.015945, avvicinandosi alla soglia della parità, raggiunta nel 2015 dopo l’abbandono del tasso minimo.
Le ragioni del rafforzamento
Secondo gli analisti, la ragione di questo rafforzamento risiede nelle indicazioni degli investitori orientati a scommettere verso i classici beni rifugio. La salita del franco svizzero è iniziata mercoledì. A farne le spese è stato soprattutto l’euro, principale valuta di scambio per la divisa svizzera.
Petrolio e oro
La scalata del franco procede di pari passo con quella del petrolio e dell’oro.
In particolare, il metallo giallo sta vivendo un periodo di recupero: una reazione che purtroppo si accompagna sempre al dilagare di paura e incertezza sui mercati.
Nelle settimane precedenti il conflitto l’oro aveva recuperato il 7%, superando quota 1.900 dollari l’oncia. Niente, se si considera che oggi la sua corsa ha toccato 1.947,97 dollari. Alcuni analisti hanno avanzato la previsione che se il conflitto in Ucraina dovesse perdurare, il valore dell’oro potrebbe spingersi sempre più vicino ai 2.000 dollari.
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