Inflazione in Svizzera: prezzi su per energia e alimenti. Ma anche le vacanze si pagano a peso d’oro

Matteo Casari

16/03/2023

16/03/2023 - 11:08

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L’indice di Comparis ha messo in luce un rapido aumento dei prezzi al consumo negli ultimi mesi. A febbraio sono cresciuti particolarmente i costi delle vacanze, dell’energia e di alcuni generi alimentari.

Inflazione in Svizzera: prezzi su per energia e alimenti. Ma anche le vacanze si pagano a peso d'oro

L’inflazione percepita è nuovamente aumentata in modo significativo nel nostro Paese. A febbraio, i prezzi al consumo sono aumentati del 3,9% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, come dimostrato dall’indice di Comparis. In particolare è stato riscontrato un rincaro nei costi delle vacanze: pernottamenti, viaggi aerei e pacchetti sono aumentati fino al 46% rispetto a un anno fa.

L’inflazione sfiora il 4% su base annua

L’indice dei prezzi al consumo di Comparis, in collaborazione con il KOF Swiss Economic Institute, misura l’inflazione percepita dai consumatori. A tal fine, viene preso in considerazione solo l’andamento dei prezzi dei beni consumati regolarmente, come alimenti, medicinali o abbigliamento. Il tasso di inflazione è corretto per gli affitti e altri beni durevoli.
Secondo l’indice, nel febbraio 2023 i prezzi dei beni di uso quotidiano in Svizzera sono aumentati del 3,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. L’indice nazionale dei prezzi al consumo (IPC), il sistema di misurazione dell’inflazione dell’Ufficio Federale di Statistica (UST), è aumentato solo del 3,4%.

Rincaro preoccupante negli ultimi mesi

A gennaio, i prezzi dei beni quotidiani sono saliti dell’1,3% (IPC: +0,7%), mentre a dicembre 2022 il rincaro si era limitato allo 0,6% (IPC: +0,6%).
«Nel 2023 l’inflazione tornerà a crescere in modo significativo», spiega Michael Kuhn, esperto finanziario di Comparis. «A causa dell’aumento dei prezzi dei beni importati, della domanda persistentemente elevata di beni e servizi, delle catene di approvvigionamento interrotte nella produzione, dei prezzi elevati dell’energia e delle grandi incertezze sui mercati, il livello dei prezzi rimarrà elevato nel medio termine e diminuirà solo leggermente, se non del tutto», prosegue Kuhn.

La Svizzera un’eccezione in positivo

Tuttavia, nonostante questi ultimi dati non confortanti, il nostro Paese rimane resistente all’inflazione, se paragonato ad altri Stati vicini. Uno sguardo oltre i confini lo dimostra: rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, in Svizzera è stata ben inferiore in confronto all’Eurozona. Secondo Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, in questo lasso di tempo i prezzi nella zona euro sono aumentati dell’8,5% (in tutta l’Ue: +10,0%). Per l’intero anno si prevede un’inflazione di circa il 6,1% nei Paesi che adottano la moneta unica e del 7% nell’UE.
Nella Confederazione, la Segreteria di Stato dell’economia (Seco) prevede un tasso di inflazione del 2,2% per il 2023.

Andare in vacanza sarà un salasso

Comparis osserva che le vacanze sono diventate particolarmente più dispendiose. Il costo dei viaggi aerei, ad esempio, è aumentato del 28,8% a febbraio rispetto a gennaio. Nel giro di un anno, l’aumento è stato addirittura del 45,8%. I pacchetti vacanza sono aumentati di prezzo del 16,1% negli ultimi 12 mesi, mentre il settore alberghiero ha registrato un aumento del 6,1%. «L’andamento dei costi dei viaggi, che subiscono forti oscillazioni stagionali, è chiaramente orientato verso l’alto e, insieme ai prezzi elevati dell’energia, è responsabile di questa impennata dei prezzi», afferma Kuhn.

Quali prezzi aumentano e quali scendono?

Oltre a quelli del trasporto aereo, sono aumentati anche i costi dell’elettricità, con un incremento del 25,5%. Questo dato si colloca al secondo posto nella classifica mensile dell’inflazione. L’aumento dei prezzi dell’energia per il riscaldamento (gas, gasolio, legna da ardere e teleriscaldamento) è stato il terzo più forte, con il 24,5%. Segue il gruppo di prodotti margarina, grassi e oli commestibili con un +17,4%.
«L’elevato aumento dei prezzi dell’elettricità rispetto allo stesso mese dell’anno precedente si ripercuoterà su tutto il 2023, poiché questi sono sempre fissati all’inizio dell’anno», ha dichiarato Kuhn.
Allo stesso tempo, a febbraio alcuni prodotti sono diventati più economici. Ad esempio, i consumatori hanno pagato meno per l’acqua minerale naturale (-2,3%) e per i prodotti per l’igiene personale (-1,5%).

L’inflazione cresce meno in Ticino

Se si analizza la situazione per regione linguistica, emerge il seguente scenario: la Svizzera tedesca e francese hanno registrato l’inflazione più alta rispetto all’anno precedente, con un +3,9%. Su base mensile invece, il livello dei prezzi è aumentato dell’1,3%.
L’inflazione più bassa rispetto all’anno precedente si è registrata invece nella Svizzera italiana, con un rincaro del 3,6%. Rispetto al mese precedente, a febbraio la vita è diventata più cara dell’1,0%.

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