I numeri del Covid: un nuovo miliardario ogni 30 ore, un milione di poveri ogni 33

Sara Bracchetti

24/05/2022

24/05/2022 - 12:09

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Secondo i dati del rapporto Oxfam, la pandemia sarebbe responsabile di disuguaglianze devastanti: «I potenti del Wef decidano se vogliono essere complici di chi trae profitto dal dolore»

I numeri del Covid: un nuovo miliardario ogni 30 ore, un milione di poveri ogni 33

Ogni giorno e mezzo, anzi nemmeno, un miliardario nuovo nel mondo. Merito, o colpa, del Covid, che ha arricchito a dismisura alcuni individui, gettando d’altro canto nella miseria buona parte degli altri. Secondo il rapporto Oxfam "Profiting from Pain", pubblicato in concomitanza con i dibattiti in corso nel World Economic Forum, per ogni miliardario creato durante la pandemia, a cadenza di uno ogni 30 ore, quasi un milione di persone potrebbe essere spinto verso l’estrema povertà nel 2022.

Dal Covid ai prezzi di cibo e energia

«I miliardari stanno arrivando a Davos per celebrare un’incredibile impennata delle loro fortune - denuncia Gabriela Bucher, direttore esecutivo di Oxfam International - La pandemia e ora i forti aumenti dei prezzi del cibo e dell’energia sono stati, in poche parole, una manna per loro. Nel frattempo, decenni di progressi sulla povertà estrema sono ora invertiti e milioni di persone si trovano ad affrontare aumenti impossibili del costo della semplice sopravvivenza».

I nuovi miliardari: 573 in due anni

I miliardari "figli" del Covid sarebbero, ad oggi, già 573, mentre, sempre secondo lo studio, quest’anno 263 milioni di persone si aggiungeranno alla schiera di coloro che vivono nell’indigenza estrema: un milione ogni 33 ore.

I più ricchi valgono il 13,9% del Pil mondiale

Pare che gli averi dei più ricchi al mondo siano aumentati di più nei primi 24 mesi di Covid che negli ultimi 23 anni, arrivando a raggiungere il 13,9% del pil globale: tre volte tanto di quel che era nel 2000, quando rappresentava il 4,4%. «Le fortune dei miliardari non sono aumentate perché ora sono più intelligenti o lavorano di più - continua Bucher - Sono i lavoratori a lavorare di più, ma per una paga inferiore e in condizioni peggiori».

«Protetti dall’impunità e dai governi»

Le accuse del direttore di Oxfam sono quasi feroci nella loro articolazione: «I super ricchi hanno truccato il sistema impunemente per decenni e ora ne stanno raccogliendo i frutti. Hanno sequestrato una quantità scioccante della ricchezza mondiale come risultato di privatizzazioni e monopoli, sventrando la regolamentazione e i diritti dei lavoratori mentre riponevano i loro soldi nei paradisi fiscali, il tutto con la complicità dei governi. Nel frattempo, milioni di altri saltano i pasti, spengono il riscaldamento, restano indietro con le bollette e si chiedono cosa possono fare per sopravvivere. In tutta l’Africa orientale, è probabile che una persona muoia ogni minuto di fame. Questa grottesca disuguaglianza sta spezzando i legami che ci tengono uniti come umanità. È divisivo, corrosivo e pericoloso. Questa è la disuguaglianza che uccide letteralmente».

I profitti del settore energetico

Secondo le ricerche di Oxfam, a beneficiare maggiormente della situazione di disuguaglianza sono le aziende dei settori energetico, alimentare e farmaceutico. «Le fortune dei miliardari del cibo e dell’energia sono aumentate di 453 miliardi di dollari negli ultimi due anni, pari a un miliardo di dollari ogni due giorni». Cinque delle più grandi società energetiche - BP, Shell, TotalEnergies, Exxon e Chevron - starebbero realizzando tutte insieme un profitto di 2.600 dollari al secondo.

Il caso della famiglia Cargill

I nuovi miliardari del cibo sarebbero ben 62. Da sola, la famiglia Cargill ne conta 12 e controlla il 70% del mercato agricolo globale, per profitti che lo scorso anno hanno superato ogni aspettativa: 5 miliardi di dollari di utile netto.

Reddito insufficiente anche solo per mangiare

Dallo Sri Lanka al Sudan, i prezzi dei generi alimentari stanno così innescando sconvolgimenti sociali e politici. Il 60% dei paesi a basso reddito è sull’orlo dell’esaurimento del debito. Mentre l’inflazione è in aumento ovunque, gli aumenti dei prezzi sono particolarmente devastanti per i lavoratori a basso salario e le donne in particolare: nei paesi più poveri, spendono più del doppio del loro reddito per il cibo.

Un anno di lavoro o 112: stesso guadagno

Complessivamente, oggi i miliardari sono 2.668 e possiedono 12,7 trilioni di dollari, pari a più 3,78 trilioni di dollari rispetto ai temi pre-Covid. Secondo le stime di Oxfam, i dieci uomini più ricchi del mondo vantano maggiore ricchezza del 40% più povero dell’umanità, 3,1 miliardi di persone. I 20 miliardari più ricchi valgono più dell’intero pil dell’Africa subsahariana e un lavoratore compreso nel 50% più povero del mondo dovrebbe lavorare per 112 anni per guadagnare ciò che una persona nell’1% percento più ricco ottiene in un solo anno.

Il business dei vaccini pagati 24 volte tanto

A innervosire maggiormente Oxfam è la ricchezza dei miliardari farmaceutici, 40 dei quali creati dalla pandemia. Moderna e Pfizer starebbero guadagnando mille dollari al secondo grazie solo al loro controllo monopolistico del vaccino, addebitando ai governi fino a 24 volte di più del costo potenziale della produzione di generici - e questo nonostante l’87% delle persone nei paesi a basso reddito non sia stato ancora completamente vaccinato.

I potenti del mondo chiamati a redimersi

«Gli estremamente ricchi e potenti traggono profitto dal dolore e dalla sofferenza. Questo è inconcepibile. Alcuni si sono arricchiti negando a miliardi di persone l’accesso ai vaccini, altri sfruttando l’aumento dei prezzi di cibo ed energia. A oltre due anni dall’inizio della pandemia, dopo oltre 20 milioni di morti stimate per Covid, i leader del governo di Davos devono fare una scelta: agire come delegati per la classe dei miliardari che saccheggiano le loro economie o compiere passi coraggiosi per agire nell’interesse della collettività».

Argomenti

# Ricchi
# Oxfam
# Wef

Iscriviti alla newsletter