Federal Reserve: l’anticipo del tapering non fermerà le politiche accomodanti

Gabriele Stentella

23 Settembre 2021 - 09:47

condividi
Facebook
twitter whatsapp

Il Presidente della Federal Reserve guadagna tempo e rassicura circa la prosecuzione delle politiche accomodanti, anche se il rialzo dei tassi potrà essere anticipato a metà del 2022.

Il parere del Presidente della Fed Jerome H. Powell su tapering e Inflazione è arrivato in un clima molto frenetico, con la crisi Evergrande da un lato e i continui crolli di Wall Street dall’altro.

Anche questa volta il numero uno della Fed non abbandona la sua linea garantista, sebbene abbia dovuto riconoscere che la riduzione degli stimoli inizierà già dai prossimi mesi e che i tassi d’interesse saranno rivisti al rialzo già a metà del 2022.

Cosa ha detto nello specifico Powell? Analizziamo più nel dettaglio il suo ultimo comunicato.

Tapering: rialzo dei tassi verso metà del 2022, cosa aspettarsi?

Durante il suo intervento Powell non ha usato mezzi termini nell’indicare l’inizio del tapering già nel quarto trimestre del 2021. Ovviamente gli stimoli a sostegno delle imprese statunitensi non verranno bloccati di colpo, bensì gradualmente diluiti. Ricordiamo che al momento la Federal Reserve mette sul tavolo 120 Miliardi di Dollari ogni mese per l’acquisto di titoli obbligazionari.

Powell ha inoltre sottolineato che la graduale riduzione degli acquisti di obbligazioni può essere accelerata o ridotta in qualsiasi momento in base allo stato dell’economia a stelle e strisce. Le prime manovre sui tassi potranno invece essere messe in campo con notevole anticipo rispetto ai piani iniziali. Infatti già da metà 2022 i tassi d’interesse negli USA potranno superare l’attuale range compreso tra 0 e 0,25%. Inizialmente si era individuato nel primo semestre del 2023 la data del possibile ritocco.

Come si muoverà l’economia USA tra il 2021 e il 2022?

Stando alle ultime analisi della Federal Reserve, l’economia USA potrebbe crescere del 5,9% nel 2021. Inizialmente si era prevista una crescita non inferiore al 7%. La banca centrale ha però rivisto al rialzo le stime riguardanti la crescita per il 2023, che passa dal 3,3% al 3,8%.

Il dato complessivo relativo all’Inflazione nel 2021 dovrebbe essere rivisto al ribasso, passando dal 4,2% al 3,4% in base alle nuove previsioni. Nel biennio 2022-2023 l’aumento dei prezzi dovrebbe rallentare ulteriormente e stabilizzarsi attorno al 2,2%.

Sul fronte del mercato del lavoro le analisi della Fed sottolineano che nel 2021 il tasso di disoccupazione negli USA non supererà il 4,8%. Per il 2022 è previsto un ulteriore calo al 3,8%. Si evidenziano tuttavia ancora troppi divari tra i lavoratori bianchi e quelli appartenenti alle minoranze. La Federal Reserve è poi ritornata sul delicato tema della pandemia di COVID-19. Dato che negli USA sono ancora molti i non vaccinati, questo elemento potrebbe pesare in negativo sulla ripresa completa.

Iscriviti alla newsletter

CAMBIO EURO/FRANCO SVIZZERO

-

-

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.