Dogecoin: ecco perché non dovresti investirci

Claudia Mustillo

3 Maggio 2021 - 10:35

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Dogecoin, la criptovaluta meme nata nel 2013, ha raggiunto ad aprile 50 miliardi di dollari di capitalizzazione, raggiungendo così la top five delle criptovalute. Ma allora perché non conviene investirci?

Dogecoin, la criptovaluta meme – il logo della valuta digitale riprende graficamente un famoso meme di internet rappresentante un cane Shiba Inu – nata come scherzo nel 2013 che ad aprile 2021 ha raggiunto una capitalizzazione di 50 miliardi di dollari, entrando così nella top five delle criptovalute per capitalizzazione.

Perché gli esperti sconsigliano di investire in Dogecoin?

Al primo posto sicuramente è sconsigliato investire in Dogecoin dal momento che questa moneta digitale non trova applicazione nel mondo reale. La sua utilità, insomma, sostengono gli esperti, è pressoché limitata.

Un tallone d’Achille condiviso da molte monete digitali, disponibili sul mercato, che cercano di affermarsi come metodo di pagamento per il futuro. Il problema è che però la situazione di Doge è più particolare a causa dei recenti pump and down del prezzo, che hanno portato a pensare a una grande bolla speculativa e allo stesso tempo non permettono di attirare le aziende.

Dogecoin: perché il valore cresce?

È probabile che Dogecoin venga scelta per gli investimenti non perché abbia valore, agli occhi degli stessi investitori, ma per la speranza che altri investitori si aggiungano in modo da far salire il prezzo e andare via con un bel bottino.

A differenza del Bitcoin, inoltre, Doge non ha un limite nella produzione, ossia nel corso del tempo saranno disponibili sempre più Dogecoin sul mercato, almeno fino a quando ci sarà qualcuno disposto a minarli - convalidare le transazioni che avvengono sulla blockchain - e secondo le stime i token Doge in circolazione sono circa 129,3 miliardi, volume che si gonfia a ritmo di ben oltre 5 miliardi di unità.

A Dogecoin servirebbe un investimento come quello di Tesla

Quello che manca a Doge inoltre è un “progetto” e un “guidatore”: i due sviluppatori Billy Markus e Jackson Palmer hanno abbandonato il progetto, dopo aver dato vita dalla moneta digitale, ormai da diverso tempo e il tutto è nelle mani di alcuni fedelissimi; questo ha indubbiamente influenzato Dogecoin.

Alla moneta inoltre manca sicuramente qualcuno che investa e favorisca l’incremento della quotazione, così come è accaduto con Bitcoin e Tesla. L’investimento di Elon Musk da 1,5 miliardi di BTC, ma anche tutti i progetti di istituzioni o aziende che utilizzano bitcoin e riconoscono la moneta digitale per i pagamenti di servizi ha sicuramente aiutato e dimostrato una stabilità e una credibilità della critpo, cosa che senza dubbio manca a Doge.

D’altra parte anche Billy Markus ha definito la sua creazione come inflazionata e con una quotazione assurda (ai tempi il prezzo era di 0,08 dollari, oggi servono $ 0,32 per investire in Doge).

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