Alluminio verso nuovi massimi dopo il Golpe in Guinea

Gabriele Stentella

8 Settembre 2021 - 08:57

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Le quotazioni dell’alluminio continuano a toccare importanti massimi decennali. Il Golpe in Guinea sembra averne favorito il rally, perché?

L’alluminio viaggia su nuovi massimi decennali, con il suo valore che al momento supera di poco i 2.740$ all’oncia.

Il rally di questi giorni segue quello iniziato lo scorso 31 agosto. Ricordiamo che in quell’occasione il prezzo del metallo aveva superato i 2.720$ a seguito delle notizie arrivate dalla Cina e riguardanti l’impossibilità per le industria cinesi di assicurare una congrua offerta del metallo, che riveste un ruolo di primaria importanza per la transizione ecologica.

Dietro ai nuovi picchi delle quotazioni si nasconde anche il recente Golpe consumatosi in Guinea. Andiamo a vedere cosa è successo nel paese africano e perché questo avvenimento si sta ripercuotendo sulla domanda di alluminio.

Golpe in Guinea: cosa è successo?

Il 5 settembre in Guinea si è consumato un Golpe ai danni del Presidente Alpha Condé, al potere dal 2010. La mente del Golpe è il generale Mamadi Doumbouya,. il quale ha assunto la presidenza ad interim al fine di traghettare il paese verso un nuovo governo democratico.

In un decennio di presidenza Condé era stato più volte contestato per i suoi atteggiamenti giudicati dittatoriali dai suoi oppositori, molti dei quali arrestati o costretti all’esilio. Come se non bastasse la Guinea negli ultimi anni aveva conosciuto un progressivo impoverimento e l’economia aveva iniziato a ristagnare. Negli scorsi mese Condé aveva inoltre deciso di candidarsi per un terzo mandato consecutivo, cosa vietata dalla costituzione in vigore. Il suo mancato dietrofront ha portato i militare a mettere in atto un Golpe ai suoi danni.

Mamadi Doumbouya fa sapere che la costituzione attualmente in vigore sarà sospesa e riscritta. Da quanto si apprende l’ex Presidente Condé sarebbe stato arrestato dai golpisti.

Perché la situazione in Guinea influenza il prezzo dell’alluminio?

Il paese africano è il secondo produttore al mondo di bauxite, vale a dire la roccia dalla quale si estrae l’alluminio. La Guinea è inoltre il principale fornitore di bauxite della Cina.

Ne segue che l’instabilità politica in Guinea potrebbe favorire un blocco temporaneo delle esportazioni verso la Cina, paese in cui si sta già verificando un serio rallentamento della produzione di alluminio. Tuttavia la più grande impresa cinese produttrice di alluminio - Aluminum Corporation of China - ha affermato che i livelli di produzione stanno tornando nella norma a seguito dello stop stabilito nelle scorse settimane agli impianti nella regione dello Guangxi , in cui si lavora la maggior parte dell’alluminio cinese.

Per il momento l’alluminio resta in salita, sfiorando il +2,8% su base settimanale e il +7,6% su base mensile.

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