Esportazioni e importazioni

Calano invece le importazioni del 7,7% soprattutto dei prodotti energetici per l’effetto prezzo.

L’aumento è dovuto principalmente all’aumento di prezzo dei prodotti energetici. Sul fronte delle esportazioni, trainano orologi, metalli, macchinari ed elettronica.

L’anno scorso il consumo totale di vino è aumentato leggermente raggiungendo quota 255 milioni di litri, principalmente grazie al maggiore consumo di vino bianco.

La ripresa delle attività dopo i lockdown ha fatto segnare un incremento del 4,3% nel 2021. La cattiva notizia? Il calo delle produzioni domestiche costringe la Svizzera a importare molto dall’estero.

Dai dati diffusi oggi dall’Ust emerge il rincaro di petrolio, gas e metallo.

Gli Stati Uniti supereranno la Germania come il più importante mercato di esportazione per la prima volta in 70 anni.

Il materiale bellico prodotto dalle imprese svizzere è stato venduto a 67 Paesi. Tra i principali acquirenti, la Germania.

In calo le importazioni (2,9%), mentre la bilancia commerciale ha segnato per la prima volta un’eccedenza superiore a 5 miliardi di franchi.

Cresce la preoccupazione, ma una situazione apparentemente negativa può diventare un bene per la Svizzera: "È il momento di rendersi essenziali, insostituibili".

L’andamento del primo mese dell’anno ha risentito in modo particolare dell’aumento dei costi di prodotti energetici e materie prime. Bene le esportazioni di macchinari ed elettronica, metalli e strumenti di precisione.