Esportazioni Svizzera

Dopo gli aumenti registrati negli ultimi tre mesi, il commercio svizzero segna un rallentamento sia sul fronte delle esportazioni che delle importazioni.

Fra aprile e giugno le esportazioni hanno segnato un incremento dello 0,9%, il miglior trimestre di sempre e l’ottavo consecutivo in progressione. Segno positivo anche per le importazioni.

Nei primi sei mesi dell’anno, l esportazioni di materiale bellico dalla Svizzera hanno registrato un incremento di 159,8 milioni di franchi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, passando da 356,8 a 516,6 milioni di franchi. Questo aumento è dovuto in particolare ad alcune grandi transazioni. L’esperienza mostra che le esportazioni di materiale bellico sono soggette a forti oscillazioni.

Continua la crescita nonostante le difficoltà che si sono acuite nel 2022. Secondo Credit Suisse e Switzerland Global, i prossimi sei mesi segneranno un’ulteriore impennata.

Calano invece le importazioni del 7,7% soprattutto dei prodotti energetici per l’effetto prezzo.

Il materiale bellico prodotto dalle imprese svizzere è stato venduto a 67 Paesi. Tra i principali acquirenti, la Germania.

Emmi dimostra stabilità e continua a crescere costantemente segnando un +5,6% nell’anno appena concluso.

Già nel 2021 l’export aveva toccato i valori del boom 2018: un trend destinato ora a proseguire, secondo il sondaggio di Switzerland Global Enterprise e il barometro di Credit Suisse. A dispetto della pandemia e con qualche sorpresa sui mercati.

Tira l’esportazione dove recuperano meglio i brand premium, mentre gli entry-level, cioè con un prezzo a "pezzo" inferiore ai 300 franchi, faticano di più.

Aumento delle esportazione del 4,0% e delle importazioni del 5,6%, rispetto a ottobre 2021