Aiuti Covid

Pandemia alle spalle, il gruppo ha registrato vendite record in questa prima parte del 2023, ma cancellazioni, lavoro ridotto e lo scandalo degli aiuti Covid ricevuti per errore, da restituire, hanno risicato i profitti.

Sono circa 7 mila i contagi in meno rispetto alla scorsa settimana, in calo anche i ricoveri. Nel frattempo, sono stati riscontarti trattamenti controversi per quanto riguarda gli aiuti Covid.

La Confederazione richiede i rimborsi per i pagamenti in eccesso del 2021, riguardo alle sovvenzioni COVID-19 per lo sport.

Prezzi destinati a rimanere alti: secondo il docente Usi, chi oggi cerca di salvarci doveva piuttosto prevenire. Una comunicazione inefficace sulla speculazione in atto ha invece aggravato la situazione. La salvezza? Non verrà dalle banche, ma dalla gente che ha voglia di spendere e tornare a vivere.

Il bilancio è negativo di "soli" 186 milioni di franchi grazie ai contributi federali per il lavoro ridotto, che hanno sanato la situazione: non fossero stati concessi, il disavanzo sarebbe stato superiore ai 5 miliardi.

Stando a quanto dichiarato da diverse organizzazioni no profit svizzere su ogni importo viene applicato un costo di transazione del 3%. In poche parole ogni 100 franchi ne vengono detratti 3, prima ancora che questo denaro arrivi all’associazione destinataria.

Venerdì 1° aprile 2022 saranno revocati gli ultimi provvedimenti dell’ordinanza COVID-19 situazione particolare: l’obbligo di isolamento per le persone contagiate e l’obbligo della mascherina sui trasporti pubblici e nelle strutture sanitarie.

GastroTicino lancia l’allarme: il Ticino non segua l’esempio di Berna che ha negato gli spazi in più concessi in tempo di Covid. Suter: "È proprio adesso che si servono, aiutano il turismo e la ripresa".

La decisione riguarda 112.000 pratiche per 12 miliardi di franchi. L’andamento del mercato non è mutato: per questo le percentuali, 0 e 0,5%, non saranno ritoccate per almeno altri 12 mesi.

Tornano a salire i contagi in Svizzera e si supera di nuovo la soglia dei 40’000 casi. Il Consiglio Federale ha stanziato altri 3,4 miliardi di franchi per la proroga, decisa a dicembre dal Parlamento, delle misure volte a mitigare le ripercussioni del Coronavirus sull’economia e sul lavoro.