Terzo pilastro: le app pensionistiche sono davvero convenienti?

Chiara De Carli

26/10/2022

26/10/2022 - 10:21

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Anche le pensioni diventano sempre più digitali. Ma come sapere se vale veramente la pena sceglierle? Moneyland.ch ha messo nero su bianco quali criteri considerare per compiere al meglio la propria decisione.

Terzo pilastro: le app pensionistiche sono davvero convenienti?

Per risparmiare sul secondo e terzo pilastro, gli svizzeri scelgono sempre più spesso fondi digitali. La maggior parte delle applicazioni, infatti, sono più economiche rispetto alla maggior parte dei fondi pensione tradizionali. Ma stando a quanto rilevato da moneyland.ch ci sono grandi differenze.

App più economiche?

Dall’indagine di moneyland.ch è emerso che i cittadini svizzeri hanno già investito oltre 4 miliardi di franchi svizzeri di fondi dei clienti nell’ambito del pilastro 3a volontario tramite app. E diversi hanno adottato questo sistema anche per il secondo pilastro. Ma conviene davvero scegliere le app pensionistiche e soprattutto per quale optare?
Per comprendere meglio se valga la pena investire in un sistema tradizionale o più innovativo, secondo il sito di comparazione online occorre partire dal dato più oggettivo, ovvero i costi. Analogamente ai gestori patrimoniali digitali, anche quelli delle app sono costituiti da due componenti: le commissioni forfettarie e i costi dei prodotti. Con alcune app, i costi dei prodotti sono inclusi nelle tariffe forfettarie. Mentre altre fanno esattamente il contrario e addebitano solo i costi del prodotto. Pertanto, è sempre opportuno prendere in considerazione entrambi i tipi di onorari. A seconda della strategia d’investimento scelta, alcune app possono anche prevedere commissioni diverse.

Costo annuo inferiore rispetto ai fondi pensione classici

La convenienza delle applicazioni per i fondi previdenziali si riscontra sulla percentuale di costo annuo: per le app si parla di valori compresi tra lo 0,39% e l’1,07%, mentre per i fondi pensione classici si parla di una media che supera l’1% annuo.
«Tuttavia, ci sono fondi pensione individuali che possono essere convenienti come le app per la pensione - quindi un confronto tra i fondi pensione è ancora consigliato», afferma Benjamin Manz, amministratore delegato di moneyland.ch.

Come scegliere l’applicazione giusta?

Moneyland.ch suggerisce che non andrebbero considerati solo i costi, piuttosto i prodotti finanziari utilizzati, facilità d’uso dell’app, la presenza di un servizio clienti a cui rivolgersi in caso di problemi o la possibilità di fare investimenti sostenibili. In questo ultimo caso si può scegliere tra app che includono investimenti in questo ambito come Descartes Vorsorge, Frankly, Gioia, Inyova, Libertygreen, Pando e Vontobel Volt 3a. Con altre app, come Finpension, Tellco e Viac, è possibile almeno selezionare prodotti sostenibili.

Criteri ESG discutibili

La maggior parte delle soluzioni app segue i comuni criteri ESG per la sostenibilità, che indicano la sostenibilità nelle aree ambientale, sociale e di corporate governance. Ma siccome i criteri ESG non sono rigidi, «ci sono sempre discussioni giustificate su quanto siano realmente sostenibili questi criteri», afferma Manz a questo proposito.

Pilastro 3a: Azioni o conto di risparmio?

Le applicazioni pensionistiche investono principalmente in azioni e in alcune altre classi di attività, spesso indirettamente tramite fondi negoziati in borsa (ETF). Come per tutti gli investimenti azionari, l’orizzonte d’investimento dovrebbe quindi essere a lungo termine, idealmente almeno 8-10 anni. In mezzo, ci possono essere anni con perdite. «Chi non riesce a dormire tranquillo a causa di possibili perdite dovrebbe optare per un conto di risparmio conservativo 3a», conclude Manz. Lì gli interessi sono a lungo termine, ma non c’è il rischio di incorrere in ingenti perdite.

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