Francia, per il telelavoro dei frontalieri arriva (anche) l’accordo integrativo

Chiara De Carli

28 Giugno 2023 - 10:58

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La segretaria di Stato, Daniela Stoffel, a Parigi ha frimato un Accordo aggiuntivo alla Convenzione tra la Svizzera e la Francia per evitare le doppie imposizioni. Ecco cosa prevede.

Francia, per il telelavoro dei frontalieri arriva (anche) l'accordo integrativo

Mentre sul fronte italiano ancora su tutto tace, su quello francese il dialogo sulla questione del telelavoro dei frontalieri è molto proficuo. Martedì, infatti, la segretaria di Stato Daniela Stoffel era a Parigi per firmare un Accordo aggiuntivo alla Convenzione tra la Svizzera e la Francia ed evitare così le doppie imposizioni (CDI).

Cosa prevede l’Accordo integrativo

L’accordo siglato lo scorso 22 dicembre, consente ai lavoratori frontalieri di lavorare da casa nello Stato di domicilio fino al 40% del tempo di lavoro annuale della loro attività dipendente, rimanendo assoggettati fiscalmente allo Stato di sede del datore di lavoro.
Il documento firmato ieri prevede delle norme aggiuntive permanenti che dispongono che lo Stato del datore di lavoro trasferisca allo Stato di domicilio del lavoratore il 40 per cento delle tasse riscosse sulle retribuzioni che il lavoratore ha percepito con il lavoro a domicilio all’estero. Al fine di garantire l’applicazione delle nuove norme è previsto uno scambio automatico di informazioni relative ai dati salariali.

Accolto con favore da Cantoni e ambienti economici

L’Accordo aggiuntivo aggiorna anche altre disposizioni della CDI, armonizzandole in particolare con i risultati scaturiti dai lavori dell’OCSE volti a contrastare l’erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili («Base Erosion and Profit Shifting»).
I Cantoni e gli ambienti economici interessati hanno accolto con favore la conclusione dell’Accordo aggiuntivo. Per poter entrare in vigore, deve essere approvato dagli organi legislativi di entrambi i Paesi. Nel frattempo la Svizzera e la Francia applicheranno sostanzialmente fino al 31 dicembre 2024 le disposizioni dell’Accordo aggiuntivo, come convenuto nell’Accordo amichevole di durata temporanea del 22 dicembre 2022.

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