Svizzera: in arrivo certificato Covid compatibile con l’UE

Claudia Mustillo

7 Maggio 2021 - 13:26

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È stato annunciato questa mattina l’arrivo del certificato Covid entro la fine di giugno 2021. L’obiettivo è quello di avere un certificato facile, semplice da emettere e comodamente accessibile all’occorrenza.

Uno degli argomenti che si sta imponendo sempre di più nel dibattito pubblico mondiale è proprio quello sul certificato Covid. L’estate è alle porte e molti già pensano a come prenotare le vacanze e iniziano a informarsi sui requisiti richiesti per le prenotazioni. Mentre i governi cercano di rilanciare il turismo, uno dei settori più colpiti dalla pandemia. A livello Europeo è stato lanciato il progetto sul Green Pass, che cerca di ottenere un certificato riconosciuto a livello internazionale, ma anche non falsificabile.

Questa mattina è stato comunicato che entro la fine di giugno 2021 anche in Svizzera sarà disponibile il sistema per l’emissione di un certificato Covid non falsificabile. Potranno richiederlo tutti i vaccinati, i guariti dalla Covid oppure chi è risultato negativo a un test. La soluzione individuata dall’Ufficio federale dell’informatica e della telecomunicazione è compatibile con l’Unione Europea, sicura e il codice sorgente (open source) sarà pubblicato. Queste caratteristiche sono state determinanti per la scelta, come si legge nel comunicato diffuso.

Come funziona al momento la certificazione della vaccinazione?

Al momento in Svizzera ogni vaccinazione Covid-19 viene documentata e la maggior parte dei centri vaccinali dopo la somministrazione della dose fornisce un attestato di vaccinazione cartaceo che contiene il luogo, la data della vaccinazione e le informazioni riguardo al vaccino somministrato (nome, numero del lotto). Alcune strutture inseriscono il vaccino nel libretto tradizionale delle vaccinazioni. L’attestato rilasciato non ha valore né di attestazione medica né di documento ufficiale.

Come sarà il certificato Covid?

L’obiettivo è quello di creare un certificato facile da utilizzare, semplice da emettere sia sullo smartphone sia in forma cartacea, ma anche comodamente accessibile all’occorrenza. Allo stesso tempo però è molto importante che anche la sicurezza dei dati sia garantita. Per questo i dati personali non saranno memorizzati in modo centralizzato. Infine, sarà assicurata la compatibilità con il «certificato verde digitale» dell’UE.

Per la realizzazione tecnica del certificato COVID, nelle ultime settimane l’UFSP ha esaminato accuratamente due soluzioni. In una prima fase erano stati presentati 52 progetti.

Chi è stato coinvolto nel progetto del certificato Covid?

L’associazione professionale dei medici svizzeri (FMH) e la Società svizzera dei farmacisti (PharmaSuisse) sono coinvolte nel progetto. Infatti nel comunicato diffuso si spiega come gli studi medici e le farmacie che utilizzano già, per esempio, una soluzione HIN per l’identificazione e la gestione sicura dei dati dei pazienti potranno continuare a farlo, tramite un’interfaccia e senza cambiare sistema.

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